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alfonso1953.
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ATEROSCLEROSI e LUPUS Una delle questioni aperte in letteratura mondiale è: perché le donne affette da lupus hanno un’alta incidenza di malattie cardiovascolari? Perché sviluppano un’aterosclerosi precoce e severa che può portare all’infarto del miocardio o all’ictus? Occorre prima capire cosa si intende per malattia aterosclerotica. E’ questo un processo che inizia già in giovane età e che determina un danneggiamento delle arterie. Si formano delle placche fibrose che con il tempo si fissurano. Questo porta a una attivazione delle piastrine e alla formazione di un trombo occlusivo: la conseguenza è l'infarto o l’ictus. Questo tipo di malattia arteriosclerotica colpisce tutta la popolazione, con variabili legate alla razza e al sesso ma anche allo stile di vita (vedi tabella n°1).
Tabella n°1: principali fattori di rischio allo sviluppo dell'aterosclerosi
Età: uomini con età > 45 anni donne in postmenopausa
ipertensione arteriosa
fumo di tabacco
diabete mellito
familiarità per m.cardiovascolari
HDL - colesterolo < 35 mg/dl
Nei pazienti affetti da lupus tuttavia s’inseriscono altri elementi di rischi che possono aggravare l’aterosclerosi (vedi tabella n°2). Gli autoanticorpi (anticardiolipina, anti oxLDL, anti Apolipoproteina A1..) giocherebbero poi un ulteriore ruolo aggiuntivo aggravante.
Tabella n°2: ulteriori fattori che aggravano l’aterosclerosi
lipoproteine sieriche
omocisteinemia
LDL piccole e dense
rapporto tra C-totale e HDL-C e
rapporto tra LDL-C e HDL-C
fattori della coagulazione
distribuzione del grasso
proteina C reattiva
globuli bianchi e ematocrito
terapia cortisonica
infezioni da Clamidia e da citomegalovirus
Vediamo quindi che oltre ai classici fattori di rischio se n’aggiungono altri legati all’infiammazione, agli auto anticorpi circolanti ma anche fattori legati alle terapie in atto (cortisone per esempio).
Quali le soluzioni? Fondamentale è sapere che il problema esiste! Importantissimo sarà evitare tutti i fattori di rischio evitabili (fumo di tabacco, alimentazione ricca di colesterolo..), tenere sotto controllo la malattia e usare meno cortisone possibile (lottare con il milligrammo!).
Pubblicato su ICARO n. 30 dott. Raffaele Pellerito - Torino
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Edited by patroclotest - 22/9/2010, 12:48.