caduta di capelli informazioni ALOPECIA

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  1. alfonso1953
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    caduta di capelli informazioni Alopecia Con il termine alopecia si intende la caduta o la mancanza parziale o totale di peli o di capelli. Abbiamo tipi diversi di alopecie che possiamo raggruppare in classi differenti a seconda se si considera l’origine, l’estensione, l’andamento o la causa che le ha determinate. Si possono infatti suddividere in: primitive e secondarie, a seconda che siano o meno conseguenti ad altri fatti patologici; oppure, a seconda dell’estensione, in regionali o circoscritte, totali (del cuoio cappelluto) e universali (quanto colpiscono tutta la superficie cutanea). Abbiamo, poi, delle forme di alopecia acute, con prognosi normalmente favorevole e ricrescita dei capelli, e delle forme croniche in cui tutto dipende dall’andamento della malattia di base che le ha provocate. Si parla anche di alopecia generalizzata intendendo, in questo caso, una perdita acuta di capelli, che in genere è segno clinico di svariate malattie febbrili (Erisipela, Morbillo, Scarlattina, Tifo, Eritrodermia, Eruzioni medicamentose diffuse, Influenza), oppure di malattie croniche (Sifilide, Tubercolosi, Lebbra, Cancro, Micosi fungoide, Morbo di Basedow, ecc.). Per noi è però molto più chiaro suddividere le alopecie in: 1) Alopecie congenite;
    2) Alopecie acquisite. ALOPECIE CONGENITESono rare forme, spesso eredo-familiari, in genere associate ad altre anomalie di sviluppo. Possono essere circoscritte o generalizzate; a volte i peli non mancano del tutto ma sono molto diradati (ipotricosi). Le zone della cute interessate presentano un aspetto atrofico con assenza di follicoli piliferi; sono quindi forme definitive e nessuna terapia è efficace. Tra le forme di alopecia congenita circoscritta si possono ricordare: il «Triangolo di alopecia temporale», con apice posteriore e la «Forma maculosa» caratterizzata da piccole chiazze alopeciche, localizzate al vertice ed alle regioni parietali. ALOPECIE ACQUISITE sono le forme di gran lunga più frequenti tra cui, a seconda dell’esito della patologia, possiamo distinguere delle forme definitive o cicatriziali e delle forme non cicatriziali in cui è possibile la ricrescita dei peli e dei capelli. L’esito cicatriziale è evidente quando manca il disegno cutaneo superficiale e quando, nel territorio colpito, restano alcuni capelli perfettamente normali su una cute assottigliata e biancastra. Si può verificare in seguito a cause diverse: Ferite, Ustioni, Foruncoli, Herpes, Favi, vari tipi di acne (necrotizzante, conglobata), Sifilide tardiva, Lupus comune, Sclerodermia, Tricofizia profonda, Pseudoarea di Brocq, Foilicolite decalvante della testa e della barba, ecc.. In tutti questi casi la malattia provoca atrofia completa dei follicolo pilifero. Quando invece sono ancora visibili gli osti foliicolari l’esito non è cicatriziale. Inoltre, per quello che riguarda le forme non cicatriziali, si deve ricordare che, in ogni follicolo, l’attività è ciclica, cioè un periodo di riposo o di involuzione (telogen) segue sempre a un periodo di crescita o di attività (anagen). Durante il ciclo, il bulbo pilifero subisce delle modificazioni, esaminando le quali è possibile valutare in quale fase si trova il capello. Il capello in anagen è riconoscibile perché il bulbo e le guaine sono integre e la zona cheratogena è scura, mentre il capello in teiogen presenta bulbo a dava e assenza di guaine. Si può verificare alopecia quando il ciclo del follicolo subisce una accelerazione verso la fase di riposo: si ha quindi un effluvium di tipo telogen (involutivo), cioè una diminuzione di capelli in crescita ed un aumento di quelli in involuzione. Si ha alopecia anche quando diminuisce l’attività mitotica delle cellule del bulbo: si parla allora di effluvium di tipo anagen o evolutivo. In quest’ultimo caso i capelli si distaccano non perché si è accelerato il ciclo verso la fase involutiva, ma perché è stata inibita l’attività mitotica del bulbo. Per alcune alopecie acquisite è possibile individuare un fattore eziopatogenetico responsabile, per altre la causa rimane ignota. Continua con: ALOPECIE ACQUISITE DA CAUSA NOTAAlopecie Traumatiche, Alopecie Tossico Medicamentose e da Sostanze Chimiche, Alopecie da Malattie o Alterazioni Generali, Alopecia da Stress e Turbe Psichiche, Alopecie Post-Infettive, Alopecie Secondarie a Dermatosi in Atto o Pregresse, Alopecia da Radiazioni. ALOPECIA ACQUISITA DA CAUSA IGNOTA Alopecia Areata e relativa Terapia, Alopecia Seborroica e relativa Terapia, Pseudo-area di Brocq, Alopecia Mucinosa e relativa Terapia. VAI SU
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    Argomenti tratti da: Morfologia e Patologia dei Capelli e del Sistema Pilifero - di Angelo Benedetti Via Prampolini 41, Carpi (MO) - Italy

    Edited by patroclotest - 21/10/2010, 09:37
     
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  2. alfonso1953
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    ALOPECIA Il trattamento dell'alopecia aereata è cambiato negli ultimi dieci anni. I dermatologi devono informare i pazienti delle diverse opzioni, gli effetti collaterali, le possibilità di risultato positivo. La scelta del trattamento d'elezione è una decisione da prendersi insieme con il paziente e la sua famiglia. a cura di Silvia Ferrari L’alopecia areata e’ una malattia molto frequente, a predisposizione genetica, caratterizzata dalla perdita di capelli, che puo’ colpire uomini , donne e bambini. La sua causa non e’ ancora completamente conosciuta e forse esistono vari sottotipi provocati da diverse cause. Attualmente si crede che l’alopecia areata sia una malattia autoimmune in cui cellule del sistema immunitario si aggregano intorno ai follicoli e gli impediscono di produrre le fibre dei capelli. I pazienti presentano frequentemente tratti neurotici e questo ha fatto pensare ad una componente psicosomatica. Lo stress e’ una importante fattore precipitante nell’alopecia areata ma fino ad ora e’ stata solo dimostrata una correlazione statistica e non eziopatogenetica.L'esordio dell'alopecia areata è quasi sempre improvviso, in un paio di giorni compaiono una o più chiazze rotondeggianti , principalmente a livello del cuoio capelluto o della barba, prive di peli e per lo più senza alcun segno di infiammazione. Altre sedi possono essere le ciglia, le sopracciglia , il pube o qualsiasi altra parte del corpo dove ci sono peli. In base all'estensione clinica , l'alopecia areata può essere distinta in una forma a chiazze singole o multiple, in una alopecia totale (AT) che coinvolge tutto il cuoi capelluto ed in una forma universale (AU) che interessa tutti i peli del corpo. DIAGNOSI I dermatologi diagnosticano l’alopecia areata scartando altre eventuali cause di perdita dei capelli ed attraverso un riavvicinato esame delle chiazze. Sulla tipica lesione si possono vedere ,al margine dell’area calva, dei peli chiamati a punto esclamativo . Si tratta di peli corti, di appena 3 mm, con diametro e colore che si riducono progressivamente, e che cadono in circa 1-2 settimane. Altro segno clinico caratteristico delle forme più gravi è il pelo cadaverizzato , che appare ad occhio nudo come un piccolo punto nero sulla cute alopecica. Nelle forme acute, talvolta, a livello del cuoio capelluto possono essere presenti delle follicoliti. Spesso le persone affette da alopecia areata hanno anche una distrofia delle unghie (vedi box) . I capelli bianchi sono per lo più risparmiati della malattia che infatti sembra prediligere maggiormente i soggetti con i capelli scuri . Inoltre quando i capelli ricrescono sono inizialmente bianchi o di un colore più chiaro dell'originale ed una ciocca bianca può persistere anche per anni dopo la guarigione. Una presentazione insolita della malattia è quella in cui, invece, la perdita dei capelli non è localizzata ma diffusa, in questo caso si parla di alopecia areata incognita e quindi va fatta una diagnosi differenziale con il telogen effluvium altra patologia del capello. L’alopecia areata ha un corso non predicibile, bizzarro e recidivante. Puo’ persistere solo per un breve periodo di tempo e i capelli riscrescono spontaneamente , puo’ durare per molti anni con alcune ricrescite e ricadute sempre più gravi, o puo’ progredire fino alla totale caduta dei capelli. A volte mentre i capelli ricrescono a livello di una chiazza, nuove chiazze si formano in altre sedi. La prognosi è condizionata dall'età di insorgenza, la familiarità, l'area del corpo coinvolta, la durata , la contemporanea presenza di dermatiti atopiche o di malattie autoimmuni e la risposta a precedenti trattamenti. In generale le forme che coinvolgono meno del 40% del cuoio capelluto guariscono da sole. CHI E’ PIU’ COMUNEMENTE AFFETTO DA ALOPECIA AREATA? Nella razza bianca la probabilita’ di contrarre l’alopecia areata prima di giungere a 50 anni di eta’ è dell’1 %. Molto piu’ alta nella popolazione giapponese, particolarmente in quelli che vivono alle Hawaii. Un recente studio del 1988 , ha ribaltato una credenza comune per cui la razza nera sarebbe stata quasi esente da questa patologia . La prima espressione dell’alopecia reata sembra presentarsi negli anni dell’adoloscenza o verso i venti anni. Casi individuali sono stati riportati in bambini piu’ giovani di due anni o in persone piu’ vecchie di 80 anni. Nella maggior parte degli studi realizzati , approssimativamente il 20 % dei pazienti mostra una storia familiare di alopecia reata. La vasta maggioranza di pazienti con alopecia areata gode di una salute eccellente e non ha condizioni cliniche associate. Tuttavia in una minoranza di pazienti essa è associata ad altre patologie fra cui la sindrome di Down, la malattia di Addison, la tiroide di Hashimoto e il diabete. Alcuni autori ritengono che come per la maggior parte delle malattie autoimmuni , il numero delle donne affette sia maggiore con un rapporto di 2,5:1. Per altri questa differenza non sarebbe statisticamente evidente. Le donne con alopecia areata possono talvolta avere una spontanea regressione quando sono incinta , e cio’ e’ presumibilmente dovuto alle modifiche ormonali associate . CHE COSA E’ L’AUTOIMMUNITA’? Quando sono esaminate le biopsie della pelle delle aree alopeciche si puo’ vedere che i follicoli ei capelli sono ancora abbastanza attivi. Essi si trovano in uno stato chiamato anagen distrofico in cui i follicoli stanno producendo le fibre dei capelli ma essi sono troppo piccoli per uscire dall’epidermide.Si possono vedere le cellule dei globuli bianchi riunite attorno il bulbo del follicolo mentre probabilmente ne causano la distruzione. Si è detto che l’alopecia areata è una malattia autoimmunitaria. La causa dell’inizio dell’alopecia areata sarebbe infatti legata ad una infiltrazione ed alla azione distruttiva dei linfociti e dei macrofagi dei tessuti del follicolo del capello chesvolgerebbero il ruolo di antigeni. Normalmente ogni individuo produce vari tipi di cellule immunitarie (linfociti, monociti e macrofagi ) che hanno ruoli diversi contro le infezioni in quanto capaci di riconoscere i batteri, i virus e altri elementi estranei all’individuo. Cio’ avviene con il riconoscimento di strutture chiamate antigeni (spesso proteine sulla superficie degli invasori).Cosi’ potenzialmente il sistema immunitario puo’ attaccare ogni cellula che gli sia estranea o anche del proprio organismo se la riconosce come tale. L’evidenza primaria della ipotesi autoimmunitaria consiste nell’osservazione delle cellule che si infiltrano tra i follicoli distrofici dei capelli e nel fatto che ad alcune persone con alopecia areata ricrescono i capelli quando vanno sotto terapia immunosoppressiva. Infine nell’edizione del maggio 1994 del Journal of Investigative Dermatology vengono descritti gli anticorpi prodotti da cellule B isolati nel siero di pazienti con alopecia areata. Restano aperte però alcune questioni . Che cosa spinge l’ infiltrato delle cellule immunitarie nel follicolo del capello? Gli antigeni presenti nel follicolo del capello non sono stati ancora identificati , e solo allora sarà forse possibile trovare una cura specifica. Forse l’antigene esiste solo per un breve periodo di tempo ed è causa scatenante per l’inizio dell’alopecia areata che poi si perpetua per uno squilibrio del sistema immunitario. Forse gli antigeni presenti nei normali follicoli dei capelli restano nascosti alla vista delle cellule immunitarie che così li ritengono estranei e pericolosi e cercano di liberarsene provocando l'nterruzione della produzione di capelli che però non è permanente, perchè nelle giuste condizioni il follicolo puo’ ricominciare a produrre normalmente. Si tratterebbe quindi solo di una inibizione temporanea nella produzione dei capelli. Forse traumi fisici o emozionali sono le cause scatenanti dell'esposizione dell'antigene nascosto all'anticorpo. In conclusione considerando la complessita’ del sistema immunologico ci vorra’ molto tempo prima che l’alopecia areata venga compresa pienamente. LA VITA DI UN FOLLICOLO AMMALATO Il follicolo è una complicata struttura biologica composta da diversi tipi di cellule. I cheratinociti che producono la maggior parte delle proteine dei capelli, ed i melanociti che secernono la melanina , il pigmento che ne determina il colore, fibroblasti,cellule nervose,vasi sanguigni e tessuto connettivo. In circostanze normali la crescita del pelo nel bulbo pilifero avviene in un ciclo. Contemporaneamente nello scalpo ci sono tre fasi principali : anagen , catagen e telogen. L’anagen e’ la fase di crescita attiva, con circa il 90% dei follicoli nell'atto di produrre la fibra del pelo. Essa è seguita dalla catagen , un periodo di regressione controllata del follicolo pilifero . La fase finale e’ la telogen , quando il follicolo e’ in riposo. Il ritmo medio della crescita della fibra del capello e’ di circa 0.35 mm al giorno ma questo ritmo varia a seconda di dove si trova il follicolo pilifero e dell’eta’ dell’individuo. La durata della crescita nella fase dell’anagen e’ di circa 6-10 anni , mentre la telogen dura solo 30-90 giorni. Il numero totale dei follicoli piliferi per un adulto e’ stimato intorno ai cinque milioni di cui un milione sulla testa, 100.00 dei quali solo sullo scalpo. Nell’alopecia areata i follicoli dei capelli della fase anagen apparentemente diventano il bersaglio per le cellule immunitarie. Si e’ pensato che in condizioni cliniche i follicoli colpiti interrompano, sotto l’influenza degli anticorpi, la fase anagen ed entrino nella fase categen e poi lascino cadere le fibre dei capelli nella successiva fase telogen . Il follicolo potrebbe allora ritornare nella successiva fase di crescita anagenen ma come risultato della continuativa attivita’ delle cellule immunitarie infiltrate nei follicoli dei capelli, si producono delle fibre dei capelli molto deboli ed acromiche -si dice che il follicolo sia in uno stato di "distrofia ". I follicoli dei capelli malati probabilmente oscillano tra rapidi cicli di distrofia di tipo anagen e catagen. Alcuni ricercatori credono che il follicolo continui all’infinito in questo stato di distrofia anagenica/catagenica, altri credono che molti dei follicoli si blocchino nella fase telogenica. In un modo o nell’altro il follicolo e’ incapace di produrre nuovi capelli normali. I follicoli dei capelli sono estremamente robusti, capaci di resistere a molti imprevisti. Nonostante la distruzione da parte delle cellule immunitarie essi sono capaci di rigenerazione nelle giuste condizioni, anche dopo molti anni dall'attacco autoimmunitario. STORIA DELL'ALOPECIA AREATA Le caratteristiche di una malattia che portava alla perdita dei capelli furono descritte per la prima volta da Cornelio Celso nel 30 A.D. Egli parla di due forme di alopecia: la prima come di una completa calvizie che capita in persone di tutte le eta’, la seconda, chiamata "serpente", perché il modo in cui l’area priva di capelli si sviluppa sulla pelle e’ serpeggiante , tipica dei bambini. L’attuale termine "alopecia areata" fu usato per la prima volta da Sauvage nel suo "Nosologia Medica", pubblicato a Lione nel 1760 . Dal 1800 in poi ci fu un considerevole dibattito sulle cause dell’alopecia areata. Grady nel 1843 suggeri’ che la malattia fosse il risultato di una infezione parassitica, una credenza sostenuta anche da Croken (1903) ed altri in Inghilterra e in Francia. Altri si opposero risolutamente a questa ipotesi e le contrapposero l’ipotesi neuropatica, originariamente suggerita a Berlino da Von Barensrung nel 1858. Chiamata anche ipotesi troponeurotica si fondava sull’idea che l’alopecia areata fosse un disordine nervoso, una concezione che fu ed e’ ancora difficile da provare o rifiutare del tutto . Numerose osservazioni cliniche , su giornali medici del tempo, associavano situazioni di stress emozionale all’’inizio dell’alopecia reata. All’inizio del ventesimo secolo l’alopecia reata fu imputata a disordini delle gliandole endocrine, particolarmente della tiroide. Molti scrissero che la causa scatenante dell’alopecia areata era una disfunzione ormonale. Ma certamente fra le spiegazioni più strane , spiccava quella del Jaquet che nel 1902 , a Parigi , assicurava che l’alopecia areata era dovuta ad una malattia dentale .
    II primo a parlarne come di una malattia autoimmunitaria fu Rothman nel 1958. CLASSIFICAZIONE DI IKEDA Formulata nel 1965 ha una certa validità soprattutto da un punto di vista prognostico. Tipo comune : molto frequente , esordisce nella tarda adolescenza o nei primi anni della vita adulta; Ha decorso inferiore ai 3 anni, regressione delle chiazze in meno di 6 mesi.Solo il 6% evolve verso una alopecia totale. Tipo atopico : esordisce quasi sempre nell'infanzia, si associa a diatesi atopica, ha un decorso prolungato. Il 75% dei pazienti sviluppa una alopecia totale. Tipo ipertensivo : colpisce giovani adulti con una predisposizione alla ipertensione ed evolve rapidamente in alopecia totale. Tipo autoimmune : associato a malattie endocrine autoimmuni (tiroidite di hashimoto, diabete mellito tipo I, morbo di Addison) , esordisce dopo i 40 anni , ha decorso persistente ed evoluzione nel 10% dei casi verso l'alopecia totale. vai su

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    Edited by patroclotest - 21/10/2010, 09:39
     
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  3. alfonso1953
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    TIPI DI CALVIZIE ALOPECIA ANDROGENETICA FEMMINILE, ALOPECIA AREATA O AREA CELSI, ALOPECIE ED ENDOCRINOPATIE, ALOPECIA CICATRIZIALE, ALOPECIA DA FARMACI O IATROGENA, ALOPECIA DA RADIAZIONI, ALOPECIA DA TRAZIONE O TRAUMATICA, ALOPECIA FRONTO-PARIETALE MASCHILE, ALOPECIA POST-PARTO E POST INFETTIVA, CAPELLI BIANCHI, DEFLUVIO IN ANAGEN, DEFLUVIO IN TELOGEN, FOLLICOLITE DECALVANTE, EFFLUVIO IN ANAGEN, EFFLUVIO IN TELOGEN, IPERTRICOSI, IPOTRICOSI CONGENITE, LICHEN PLANUS. - LUPUS ERITEMATOSO - MUCINOSI FOLLICOLARE, PSEUDOAREA DI BROCQ. - SCLERODERMIA - TIGNA, TRICOTILLOMANIA, TUMORI. ALOPECIA ANDROGENETICA FEMMINILE
    Può costituire, ancora di più che nell'uomo, un grave problema psicologico. La calvizie femminile è sempre associata a una malattia. In circa il 40% dei casi, la perdita di capelli di tipo androgenico nelle donne è causato da un aumento della produzione di ormoni androgeni. In altri casi il problema è una maggiore sensibilità dei follicoli agli androgeni, causando capelli più fini e crescita meno abbondante, contemporaneamente il cuoio capelluto produce più sostanze grasse. E' molto più probabile che si noti per la prima volta tra i trenta e i quaranta anni, rispetto ai venti-trenta anni negli uomini e può proseguire fino ad età avanzata. In generale non si tratta di una vera e propria calvizie, ma di un forte diradamento. Può essere dovuta al periodo postmenopausale, a deficit enzimatico surrenalico, a tumore secernente androgeni, a ovaio policistico, a iperprolattinemia, ad anoressia nervosa, ad alopecia androgenetica ereditaria. E’ probabile che inizi in coincidenza di un cambiamento ormonale, ad esempio l’inizio o l’arresto nell’assunzione di pillole contraccettive, il periodo post-parto, il periodo post-pubarcale, i periodi perimenopausali e postmenopausali. E' meno frequente di quella di tipo maschile. Si manifesta secondo la scala di Ludwig, interessando l' area del vertice e meno quella parietale, con una diffusa diminuzione di densità e sacrificando spesso la zona frontale. Spesso l'area non è completamente calva e ci sono capelli normali assieme a quelli miniaturizzati. Gli esami per la diagnosi sono tricogramma, esame microscopico dei capelli, conta tricologica, esami ormonali. Il dosaggio ormonale rileverà quasi certamente un aumento del testosterone.
    La distribuzione dei peli spesso è analoga a quella maschile
    .I capelli, oltre a diventare più sottili spesso sono meno docili, con un aumento dell'untuosità, fragilità, pelle d'oca, formicolio, prurito, bruciore. Spesso risulta particolarmente basso il tasso di un certo tipo di globulina, SHGB (Sexual hormones binding globulin), in grado di "legare" gli ormoni sessuali. A livello dei follicoli pilosebacei possono essere particolarmente attivi i recettori per gli ormoni androgeni, i quali sono invece dosati nel sangue in quantità normale : in pratica non si hanno ad esempio problemi di caratteri sessuali secondari. Ottimi prodotti sono Profase 5 e Revivogen, per uso esterno, completamente naturali e senza effetti collaterali sistemici. Profase 5 è un ottimo prodotto italiano Revivogen è un prodotto americano molto usato da donne in tutto il mondo. b>Altro prodotto a base di minoxidil è il Remox nelle formulazioni minoxidil 5%. Uno dei farmaci più usati è lo spironolattone sistemico, dopo analisi da parte del medico e se non si è in gravidanza. Nei casi più lievi si ricorre generalmente al minoxidil o all'autotrapianto. Molto efficace nella calvizie femminile si è dimostrata la combinazione minoxidil-tretinoina ad uso topico (esterno), anche se è severamente vietata per le donne che vogliono concepire un bambino o sono incinta, in quanto la tretinoina può causare malformazioni fetali (anche se è più pericolosa quando si usa in pillole per via interna). Altro trattamento molto usato è Diane, un prodotto a base di ormoni antiandrogeni che è anche un contraccettivo, a volte utilizzato in combinazione con Androcur (ciproterone acetato), un trattamento che solitamente si usa per una durata minima di 12 mesi, più frequentemente due anni. Leggere anche la terapia a base di estrogeni. Un ottimo mix di sostanze benefiche anche per i problemi di calvizie femminile sono Provillus e è l'eccellente prodotto italiano Triko ok. Uno studio ha mostrato l'utilità della melatonina topica in caso di calvizie androgenetica femminile, così come anche l'uso di dutasteride (assolutamente vietata in gravidanza o alle donne che vogliono concepire un figlio, per i possibili effetti negativi del farmaco sul feto). C'è anche uno studio che dimostra l'efficacia di minoxidil 5% + spironolattone (ad uso esterno). Anche uno studio sulla finasteride ha dimostrato l'utilità della finasteride in alcuni casi di calvizie androgenetica femminile postmenopausa (assolutamente vietata in gravidanza o alle donne che vogliono concepire un figlio, per i possibili effetti negativi del farmaco sul feto). Molto comodo potrebbe risultare l'uso di prodotti come Hairmax Lasercomb o X5 Hair Laser di Spencer Forrest. Leggere anche le generalità sulla calvizie androgenetica, l'articolo sull'ipertricosi e esami di laboratorio. Studio sulle relazioni tra calvizie androgenetica e problemi coronarici nella donna. ALOPECIA CICATRIZIALE E' irreversibile, in quanto comporta la distruzione del follicolo pilosebaceo. Come dice il nome è una alopecia che è causata da cicatrici, le quali a loro volta possono essere causate ad esempio da incidenti o da altre malattie del cuoio capelluto. ALOPECIA DA FARMACI O IATROGENA Sono dovute a determinati farmaci ad azione alopecizzante. Si risolvono spontaneamente alla sospensione del farmaco responsabile ALOPECIA DA TRAZIONE O TRAUMATICA E' la conseguenza di trazioni ripetute sui capelli : bigodini, trecce, messa in piega, permanente, etc. A lungo andare possono determinarsi danni irreversibili. ALOPECIA DA RADIAZIONI Può essere il seguito di trattamenti radianti per curare tumori maligni o altre malattie. L'alopecia di questo tipo può manifestarsi in modo acuto ed avere carattere transitorio, oppure manifestarsi anche dopo trenta anni dall'esposizione. ALOPECIA FRONTO-PARIETALE MASCHILE E' la tipica stempiatura a forma di M. Corrisponde allo stato uno della scala di Hamilton. Non necessariamente è il preludio ad una calvizie di tipo androgenetico. ALOPECIA POST-PARTO E POST INFETTIVA Si manifesta con la caduta dei capelli in fase telogen maturi, circa 3 mesi dopo il parto. E' dovuta alla brusca interruzione degli estrogeni e alla prolattina (alta durante gravidanza ed allattamento) che è l'ormone che stimola la secrezione lattea (potrebbe attivare la 5-alfa reduttasi, un eccesso di prolattina può essere dovuto allo stress). Tende a risolversi spontaneamente. L'alopecia post infettiva si manifesta durante o dopo stati morbosi, tipo l'alopecia tifica, sifilide secondaria, epatite virale. EFFLUVIO IN TELOGEN E' una caduta diffusa di capelli che consegue al passaggio simultaneo di un elevato numero di follicoli dalla fase di crescita (anagen) alla fase di riposo (telogen), ed è caratterizzata dalla caduta di notevoli quantità di capelli al giorno. E' un fenomeno generalmente benigno e reversibile, ben diverso dal più pericoloso defluvio in telogen (in pratica la calvizie androgenetica). E' comunissimo. E' in pratica un' onda di muta. Provoca un diradamento diffuso dei capelli. A volte il diradamento è più marcato nelle regioni frontotemporale e del vertice. Spesso segue ad un episodio emotivamente importante, ad esempio stress acuti fisici o psicologici, interventi chirurgici, parto, emorragie, lutti, etc. I capelli caduti sono capelli terminali (senza segni di involuzione come i capelli vellus), simili ad una clava. Può protrarsi anche per tre mesi. Spesso un corticosteroide blando (idrocortisone butirrato) o generale (metilprednisolone) da risultati rapidissimi, con ripresa della fase anagen dei follicoli. Utili possono risultare gli integratori di ferro e magnesio, aminoacidi necessari alla sintesi della cheratina, lozioni a base di proteine e vitamine (pantenolo, derivati proteici, mucopolisaccaridi, protoglicani, glucosaminglicani, etc.). Talvolta è cronico causato ad esempio da malattie infettive croniche, disturbi endocrini, abuso cronico di farmaci, malattie psichice gravi. Possibili cause comuni sono : anemia, anestesia generale, brucellosi, colite ulcerosa, convulsioni, dermatomiosite, diabete mellito, diete dimagranti, emodialisi, encefalite, farmaci, febbre, influenza, insufficienza epatica, insufficienza renale, interventi chirurgici, ipetermia, ipertiroidismo, ipoparatiroidismo, ipoprotidemia, ipotiroidismo, lupus eritamatoso, malaria, malnutrizione, meningite, nutrizione parenterale, pancreatite, polmonite, post partum, radiazioni UV, sideropenia, sifilide secondaria, stress, tifo, traumi psicofisici, tubercolosi, tumori. Può iniziare dopo 12-15 settimane dall'evento scatenante e durare per 3 mesi, successivamente la caduta termina e i capelli ricrescono, si è avuta cioè, un'onda di muta. La vera cura efficace è l'allontanamento della causa scatenante. FOLLICOLITE DECALVANTE Infiammazione follicolare con pustole piene di pus. Poi si ha la distruzione del follicolo, caduta dei capelli e calvizie cicatriziale La causa di ipotizza possa essere un difetto nella risposta immunitaria. La terapia e' immunostimolante e antibiotica, non è però risolutiva. LICHEN PLANUS Il lichen planus è una malattia infiammatoria con probabile origine autoimmune e può interessare cute, mucose e annessi. E ' caratterizzata da papule di colorito lilla (rossiccio su avambracci, polsi, dorso delle mani, genitali, arti inferiori; biancastre all'interno delle guance o sulla lingua). Porta ad alopecia cicatriziale, con distruzione irreversibile dei follicoli. E' tra le cause più frequenti di alopecia cicatriziale dell'adulto. La terapia è solitamente a base di corticosteroidi anche per via generale. LUPUS ERITEMATOSO Esistono due forme : LES e LED. Nella LES l'alopecia è solitamente reversibile. Nella LED ci sono delle chiazze arrossate prive di capelli, fittoni di materiale corneo ai follicoli piliferi, atrofia con riduzione dello spessore della cute, desquamazione, dilatazione permanente dei piccoli vasi superficiali cutanei. Porta ad alopecia cicatriziale. La causa è probabilmente autoimmune. Per la terapia si usano corticosteroidi. MUCINOSI FOLLICOLARE Ha tre forme : la prima detta mucinosi acuta è caratterizzata da chiazze eritematose e da papule dello stesso colore della pelle, sul viso, spalle e cuoio capelluto, ove i capelli cadono; si risolve spontaneamente.
    La seconda forma detta mucinosi cronica è caratterizzata da lesioni più numerose. Nonostante abbia lungo corso è benigna ma da esiti di alopecia cicatriziale.
    La terza forma detta mucinosi paraneoplastica è sempre associata ad un linfoma (tumore maligno dei linfociti) si presenta con placche multiple generalizzate. L'esito è l'alopecia cicatriziale. PSEUDOAREA DI BROCQ E ' una alopecia cicatriziale che si forma in numerose aree sul vertice, avente lenta evoluzione, senza particolari fenomeni infiammatori. Colpisce soprattutto le donne. Si crede sia una particolare espressione di altre malattie (come il LED, follicolite decalvante, lichen planus, etc.). SCLERODERMIA E' una dermatosi (malattia della pelle) cronica. La causa è autoimmune. La cute assume un aspetto cicatriziale, ispessito e di colore simile all'alabastro. Può iniziare alle mani, al torace, al volto per poi interessare anche organi interni. La terapia, basata sui corticosteroidi è spesso inutile. TIGNA E' l' attacco dei capelli o dei peli da parte di un micete (detto anche fungo). La tigna capitis è la tigna del cuoio capelluto. E' caratterizzata da chiazze eritematose e desquamanti, da capelli spezzati e dall'aspetto polveroso. Il contagio può essere dovuto a gatti, cani, animali da stalla, alla terra oppure l'uomo. Se ben curata guarisce in circa 1 mese. Se invece trascurata può portare ad alopecia cicatriziale. TRICOTILLOMANIA E' un disturbo psicotico di persone che coscientemente o no, hanno l'abitudine di attorcigliare e tirare i capelli. Nei casi gravi può portare a fratture del follicolo con emorragie. TUMORI Sono frequenti nevi, cheratosi attiniche, etc.
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    Edited by patroclotest - 26/10/2010, 14:31
     
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  4. carmenfarma
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    perché si perdono i capelli? PER L’UOMO L’origine della caduta è essenzialmente di natura genetica o ormonale. PER LA DONNA L’origine della caduta è soprattutto legata allo stress,alla stanchezza e alle variazioni ormonali e stagionali. I capelli cadono in quanto sono soggetti a un continuo ricambio. Si può considerare normale la caduta giornaliera di 10/50 capelli al giorno che è comunque influenzata dalla frequenza di lavaggio e dalla spazzolatura; durante il riposo i capelli vengono distaccati da fattori meccanici. E’ comunque da considerare anormale una caduta superiore ai 100 capelli al giorno. La caduta dei capelli aumenta in autunno e in alcuni casi in primavera anche se le cause di questa stagionalità non sono ancora ben conosciute, L’alopecia androgenetica colpisce entrambi i sessi, ma è più frequente e grave nel sesso maschile in quanto gli ormoni androgeni, che sono gli ormoni maschili, sono un fattore determinante nella comparsa della malattia. E’ necessario innanzitutto distinguere tra caduta dei capelli e calvizie. Queste due situazioni vengono spesso considerate identiche e quindi interscambiabili, quando in realtà non lo sono. In effetti la calvizie provoca un assottigliamento del capello e non una loro caduta in senso stretto. Inizialmente se i capelli cadono in numero maggiore del normale non è a causa della calvizie, nella fase avanzata un aumento della caduta dei capelli può dipendere dal fatto che i capelli assottigliati hanno un fattore del ciclo di crescita corto e quindi ne cadono di più. Ciascuno di noi ha in media 100.000 capelli. La calvizie provoca un’alterazione del ciclo di crescita del follicolo,che diventa più breve, e quindi non raggiunge la normale lunghezza e spessore determinando la caduta. I capelli a causa della loro struttura porosa assorbono smog, polvere e fumo presenti nell’aria che li rendono fragili ed opachi. Ma anche le acque ricche di calcare e cloro minano la salute e la bellezza dei capelli che diventano secchi e ruvidi. Nel periodo che precede la menopausa e durante la menopausa la carenza di estrogeni,l’invecchiamento biologico e la familiarità alla caduta possono agire negativamente sulla salute e il benessere dei capelli, determinando un assottigliamento ed una progressiva caduta dei capelli. COSA FARE PER PREVENIRE I fattori che possono accelerare la progressione della calvizie sono: esposizione al sole-lampade abbrozzanti-diete dimagranti-fumo- dermatite seborroica-forfora-allergie alle tinture per capelli-malattie sistemiche-anestesie totali-anemia-carenza di ferro-farmaci. Per prevenire la caduta dei capelli quindi: lavare i capelli almeno due volte a settimana,evitare diete drastiche e mangiare sano,proteggere i capelli dal sole e dalle lampade abbronzanti, non fumare ed evitare anche il fumo passivo,alcol e trattamenti cosmetici aggressivi. Usare shampi delicati . La struttura di capelli pelle ed unghie è formata da alcune proteine specializzate ,le cheratine, a loro volta costituite da amminoacidi, per cui un integratore a base di cistina-metionina-aminoacidi solforati può essere utile.. esistono molte marche di prodotti per i capelli che possono essere validi. La linea DERCOS per esempio lo shampo per lavaggi frequenti o quello per la cute delicata o quello per la caduta dei capelli. L'hegor fortificante è un ottimo shampo. Lo shampo Bioscalin formulato per pulire a fondo cuoio capelluto e capelli dalle impurità ambientali che li rendono fragili e opachi. inoltre segnalo la soluzione di "MINOXIDIL" è questa: 2g di minoxidil in 100cc di soluzione costituita da acqua-glicole propilenico-alcol etilico.E' per uso topico. E' indicato nel trattamento sintomatico dell'alopecia androgenica.Non è stata appurata l'efficacia per l'alopecia congenita localizzata o generalizzata; per l'alopecia post traumatica di origine psichica o infettiva; alopecia acuta diffusa da sostanze tossiche,da medicamenti in cui la ricrescita è condizionata dalla soppressione della causa specifica. Controindicazioni__non deve essere usato in presenza di coronariopatie, aritmie, scompenzo cardiaco congestizio o valvulopatie. I pazienti affetti da ipertenzione,inclusi quelli in trattamento per tale patologia, devono essere tenuti sotto controllo medico. Gli effetti di minoxidil in pazienti affetti da malattie dermatologiche concomitanti, o pazienti in trattamento con terapia corticosteroide topica o altre preparazioni dermatologiche sono per il momento sconosciuti. L'assorbimento per uso topico è basso, tuttavia si possono avere effetti collaterali come: tachicardia-edema-pericardite-angina-eritemi- dermatiti. Questa molecola era nata per curare l'ipertenzione, con la sperimentazione si è visto che determinava un aumento dei peli in genere, pertanto nonsi usa più come farmaco ipotensivo ma come lozione per alcune forme di alopecia. ALOPECIA Un fumetto che parla di capelli. All'ultima edizione del Salone del fumetto è stato presentato Mr. Haiman, il nuovo personaggio creato in collaborazione con la scuola del fumetto di Milano.Il fumeto si propone l'obiettivo di sensibilizzare e informare l'uomo di età compresa tra i 20 e i 40 anni sulla problematica della perdita dei capelli. Il fumetto rappresenta una forma semplice per spiegare tematiche complesse o che non vogliono essere affrontate. L'alopecia androgenica (AGA), che colpisce oggi circa il 50% degli uomini nel corso della vita, è vissuta da chi ne è colpito come un disagio, che alla lunga può avere ripercursioni sul piano psicologico. Da un'indagine, condotta su 1536 uomini di età tra i 18 e i 60 anni, in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito, è emerso che nel 62% la calvizie incide negativamente sul vissuto quotidiano, mentre nel 53% una capigliatura diratata potrebbe limitare i rapporti interpersonali, in quanto causa di ridotta autostima. Mr Haiman nasce come utile e divertente strumento per affrontare, sdrammatizzando un problema frequente, che se non adeguatamente e precocemente trattato può portare anche alla calvizie. Haiman è un giornalista di successo che all'apice della carriera inizia a perdere i capelli.Mentre cerca di comprendere meglio il problema che lo affligge incontra Hairbig, il suo capello, che spiega come la caduta avvenga fisiologicamente e specie in primavera e in autunno, ma anche che non deve essere trascurata, perchè potrebbe essere dovuta a un problema genetico ereditario. Hairbig tenta di far notare a Mr. Hairman come stia perdendo molti più capelli di quanto dovrebbe, ma non viene ascoltato. Dopo varie vicissitudini il protagonista giunge alla radice del problema e decide di parlarne con il dermatologo.
    caduta di capelli informazioni I capelli possono essere distinti in tre differenti parti: - lo stelo o fusto che è la parte visibile del capello;
    - la radice la parte non visibile, all'interno della cute. È a livello della radice che le cellule del capello subiscono il processo di cheratinizzazione (indurimento) che porta alla formazione del fusto; - Il bulbo, la parte più profonda del capello, che contiene le cellule della matrice del capello che danno origine a tutte le sue strutture. Il bulbo racchiude inoltre tessuto dermico riccamente vascolarizzato, cioè la papilla dermica, che serve per il nutrimento del pelo. Il fusto del capello è costituito da tre strati cilindrici concentrici: - Il midollo, la parte più interna costituisce l'anima del capello; - La corteccia che è la zona intermedia racchiude i pigmenti di melanina responsabili del colore del capello; - La cuticola è la parte più superficiale del capello ed è formata da cellule che si sovrappongono le une e le altre come le squame dei pesci. Esse sono responsabili della protezione e dell'aspetto estetico del capello. I capelli nascono nei follicoli piliferi, costituiti dall'introflessione (sacco) dell'epidermide entro il derma, di forma più o meno cilindrica che termina in profondità con una formazione concava, il Bulbo. Sul follicolo si inserisce il muscolo erettore del pelo e in esso sbocca il dotto della ghiandola sebacea. Il bulbo è la parte più importante del follicolo pilifero poiché in esso sono contenute le cellule della matrice del pelo che danno origine a tutte le strutture e gli strati del capello. Le cellule della matrice via via che si moltiplicano spingono verso l'alto quelle nate in precedenza. Man mano che le cellule salgono lungo il follicolo pilifero si differenziano andando incontro a numerose modificazioni strutturali e morfologiche; tra cui il processo di cheratinizzazione, cioè di indurimento, che porta alla formazione della proteina del capello. L'evoluzione di questo processo di crescita porta infine alla formazione del fusto del capello (la parte visibile del capello), ormai completamente cheratinizzato (rigido). La crescita dei capelli si verifica attraverso differenti fasi duranti le quali si alternano cicli di attività e cicli di riposo: - anagen (di crescita) - catagen (involuzione) - telogen (riposo). Anagen - È la fase di crescita del capello e varia in media dai 3-6 anni. Le cellule del bulbo si riproducono consentendo la crescita del capello. Durante la fase di anagen i capelli crescono di 0.3-0.4mm al giorno. Catagen - È la fase di involuzione del capello e dura da 2 a 3 settimane. Le cellule smettono di riprodursi e il follicolo pilifero subisce varie modificazioni morfologiche e metaboliche. Scompare il segmento inferiore, il bulbo diminuisce di grandezza e risale verso la superficie, il fusto interrompe la sua crescita. Telogen - È la fase di riposo durante la quale il follicolo pilifero è completamente inattivo. Il capello si trova all'interno del follicolo, trattenuto da scarsi legamenti intercellulari che lo fanno restare nel cuoio capelluto fino all'inizio della nuova fase di anagen e a volte anche per più fasi successive. La fase di telogen dura dai 2 a 4 mesi e porta alla caduta del capello.


    Edited by patroclotest - 21/10/2010, 09:49
     
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  5. mena22
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    interessante,puo' darsi che possa interessarti trilly!a me la parte in cui parla dell'alopecia...ho sofferto molto nel periodo in cui l'ho avuta per non parlare delle cure che ho dovuto fare,anche punture al cuoio capelluto per far si che le cicatrici si chiudessero per fortuna è scomparsa ma ...le macchie sono riapparse in altre parti!
     
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  6. alfonso1953
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    caduta di capelli informazioni Alopecia Con il termine alopecia si intende la caduta o la mancanza parziale o totale di peli o di capelli. Abbiamo tipi diversi di alopecie che possiamo raggruppare in classi differenti a seconda se si considera l’origine, l’estensione, l’andamento o la causa che le ha determinate. Si possono infatti suddividere in: primitive e secondarie, a seconda che siano o meno conseguenti ad altri fatti patologici; oppure, a seconda dell’estensione, in regionali o circoscritte, totali (del cuoio cappelluto) e universali (quanto colpiscono tutta la superficie cutanea). Abbiamo, poi, delle forme di alopecia acute, con prognosi normalmente favorevole e ricrescita dei capelli, e delle forme croniche in cui tutto dipende dall’andamento della malattia di base che le ha provocate. Si parla anche di alopecia generalizzata intendendo, in questo caso, una perdita acuta di capelli, che in genere è segno clinico di svariate malattie febbrili (Erisipela, Morbillo, Scarlattina, Tifo, Eritrodermia, Eruzioni medicamentose diffuse, Influenza), oppure di malattie croniche (Sifilide, Tubercolosi, Lebbra, Cancro, Micosi fungoide, Morbo di Basedow, ecc.). Per noi è però molto più chiaro suddividere le alopecie in: 1) Alopecie congenite;
    2) Alopecie acquisite. ALOPECIE CONGENITESono rare forme, spesso eredo-familiari, in genere associate ad altre anomalie di sviluppo. Possono essere circoscritte o generalizzate; a volte i peli non mancano del tutto ma sono molto diradati (ipotricosi). Le zone della cute interessate presentano un aspetto atrofico con assenza di follicoli piliferi; sono quindi forme definitive e nessuna terapia è efficace. Tra le forme di alopecia congenita circoscritta si possono ricordare: il «Triangolo di alopecia temporale», con apice posteriore e la «Forma maculosa» caratterizzata da piccole chiazze alopeciche, localizzate al vertice ed alle regioni parietali. ALOPECIE ACQUISITE sono le forme di gran lunga più frequenti tra cui, a seconda dell’esito della patologia, possiamo distinguere delle forme definitive o cicatriziali e delle forme non cicatriziali in cui è possibile la ricrescita dei peli e dei capelli. L’esito cicatriziale è evidente quando manca il disegno cutaneo superficiale e quando, nel territorio colpito, restano alcuni capelli perfettamente normali su una cute assottigliata e biancastra. Si può verificare in seguito a cause diverse: Ferite, Ustioni, Foruncoli, Herpes, Favi, vari tipi di acne (necrotizzante, conglobata), Sifilide tardiva, Lupus comune, Sclerodermia, Tricofizia profonda, Pseudoarea di Brocq, Foilicolite decalvante della testa e della barba, ecc.. In tutti questi casi la malattia provoca atrofia completa dei follicolo pilifero. Quando invece sono ancora visibili gli osti foliicolari l’esito non è cicatriziale. Inoltre, per quello che riguarda le forme non cicatriziali, si deve ricordare che, in ogni follicolo, l’attività è ciclica, cioè un periodo di riposo o di involuzione (telogen) segue sempre a un periodo di crescita o di attività (anagen). Durante il ciclo, il bulbo pilifero subisce delle modificazioni, esaminando le quali è possibile valutare in quale fase si trova il capello. Il capello in anagen è riconoscibile perché il bulbo e le guaine sono integre e la zona cheratogena è scura, mentre il capello in teiogen presenta bulbo a dava e assenza di guaine. Si può verificare alopecia quando il ciclo del follicolo subisce una accelerazione verso la fase di riposo: si ha quindi un effluvium di tipo telogen (involutivo), cioè una diminuzione di capelli in crescita ed un aumento di quelli in involuzione. Si ha alopecia anche quando diminuisce l’attività mitotica delle cellule del bulbo: si parla allora di effluvium di tipo anagen o evolutivo. In quest’ultimo caso i capelli si distaccano non perché si è accelerato il ciclo verso la fase involutiva, ma perché è stata inibita l’attività mitotica del bulbo. Per alcune alopecie acquisite è possibile individuare un fattore eziopatogenetico responsabile, per altre la causa rimane ignota. Continua con: ALOPECIE ACQUISITE DA CAUSA NOTAAlopecie Traumatiche, Alopecie Tossico Medicamentose e da Sostanze Chimiche, Alopecie da Malattie o Alterazioni Generali, Alopecia da Stress e Turbe Psichiche, Alopecie Post-Infettive, Alopecie Secondarie a Dermatosi in Atto o Pregresse, Alopecia da Radiazioni. ALOPECIA ACQUISITA DA CAUSA IGNOTA Alopecia Areata e relativa Terapia, Alopecia Seborroica e relativa Terapia, Pseudo-area di Brocq, Alopecia Mucinosa e relativa Terapia. VAI SU
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    Argomenti tratti da: Morfologia e Patologia dei Capelli e del Sistema Pilifero - di Angelo Benedetti Via Prampolini 41, Carpi (MO) - Italy
     
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