MALATTIE AUTOIMMUNI IMMUNITARIE

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  1. mena22
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    Cosa sono le malattie autoimmuni Per malattia autoimmune si intende una delle numerose condizioni ormonali risultanti da una produzione interna di anticorpi che attaccano paradossalmente i tessuti del corpo stesso.
    Un corpo e un sistema immunitario che, quasi fossero impazziti, si rivoltano e vanno contro se stessi. Per ragioni che la medicina non è mai riuscita a spiegare, o che non ha mai voluto approfondire abbastanza, per non finire sul banco degli accusati, il sistema corpo, o meglio il sistema immunitario, perde all’improvviso l’abilità di distinguere tra il self e il non-self, tra le sostanze amiche e conosciute e quelle nemiche ed estranee, e finisce per trattare i propri tessuti come fossero materiale nocivo da scartare ed espellere. Molte malattie diffuse ed importanti rientrano in questa categoria. I fattori di crisi autoimmune sono ritenuti responsabili di una vasta gamma di disordini corporali cronici, incluso l’anemia emolitica (dissoluzione globuli rossi), l’anemia perniciosa, l’artrite reumatoide, le febbri reumatiche, il lupus eritematoso, il diabete mellito, le disfunzioni ghiandolari e tiroidee, tipo il morbo di Basedow, la SLA, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, le reazioni allergiche a determinate sostanze, la terribile MCS (multiple chimica sensitivity), che viene già descritta come la malattia tipica del 21esimo secolo.


    Il concetto di immunità

    Il concetto di immunità meriterebbe di essere approfondito.
    Il corpo non è mai realmente immune dagli attacchi che gli portiamo e dagli errori che facciamo contro di esso.
    Una martellata sul dito produce dolore, gonfiore, tumefazione, e anche qualche imprecazione vocale.
    Vero è però che è dotato di vari sistemi di protezione che provvedono a rendere tali attacchi meno micidiali di quanto sarebbero se questi mezzi difensivi non esistessero.
    Come dire che il creatore ci ha fatti bene, con criteri di saggezza, prevedendo le emergenze.

    Le barriere protettive del sistema immunitario

    Quando si parla di sistema immunitario, si intende per l’appunto una serie di barriere protettive che ci preservano dai guai peggiori. Ne fanno parte i vari sistemi gangliare, epiteliale, ghiandolare, osseo, nervoso, neurovegetativo, che sono dotati sempre di funzioni aggiuntive-immunitarie, ma anche sostanze tipo la saliva, i succhi gastrici, il sangue, la linfa, per non dire alcuni tessuti ed alcune ghiandole specificamente concepite in senso protettivo, tipo le tonsille, le adenoidi e l’appendice.
    Le stesse malattie, ed in particolare le influenze, le crisi febbrili e persino le formazioni tumorali vengono considerate dall’igienismo naturale (non dalla medicina) come interventi amici del sistema immunitario che crea nuove barriere e nuove trincee difensive fino agli estremi del suo confine.
    Quando il corpo funziona a dovere, l’andamento alternante salute-malattia-salute riporta l’organismo nel giusto alveo del pronto recupero.

    Un meccanismo poco conosciuto e molto abusato

    C’è gente che non sa nemmeno cosa sia il sistema immunitario, o che comunque non ci crede troppo, mancando nel corpo un organo o una serie di organi precisi e concreti che si identifichino esattamente con tale concetto.
    C’è qualcuno che colloca il sistema immunitario nella sfera immateriale dell’anima.
    Ma non è così. Parliamo piuttosto di una serie di meccanismi che lavorano in sinergia gli uni con gli altri, e di una serie di tessuti e di sostanze materiali che lavorano in sintonia con quei meccanismi.
    Che il fattore spirituale interferisca poi con la salute e con lo stesso sistema immunitario non v’è
    dubbio alcuno.

    La ribellione del corpo che va contro se stesso

    Quando invece le funzioni immunitarie vengono ostacolate da interventi disturbanti quali le cure farmacologiche, le integrazioni e le supplementazioni innaturali, le vaccinazioni, i clisteri violenti, i trattamenti invasivi, l’impropria interruzione delle benefiche febbri influenzali, le operazioni inutili ed evitabili, le asportazioni di tessuti fondamentali, il corpo allora si ribella e si rifiuta di fare il suo dovere.
    Anziché produrre auto-equilibrio ed auto-guarigione, come fa solitamente, va a creare, quasi per ripicca e per vendetta masochistica, nuove situazioni patologiche antitetiche ai propri interessi.

    Pesanti sospetti su tutte le vaccinazioni

    Le malattie autoimmuni sono pesantemente sospettate di essere tutte malattie di origine iatrogenica, e di essere collegate a precedenti interventi di tipo pediatrico (in gioventù) e di tipo medico (negli anni successivi).
    E’ la stessa medicina, sia ben chiaro, ad avere questi sospetti, anche se poi se ne guarda bene dall’evidenziarli.
    Pensare che le malattie vengano da lontano e a casaccio, o per volere di Satana e degli spiriti maligni, non soddisfa ormai nessuno, se non i danzatori del vudu.

    Auto-immunità uguale fallimento del sistema immunitario

    Detto questo, spiegato cioè il concetto amico e benvenuto di immunità o di autodifesa, nei suoi dettagli e nei suoi limiti, è facile capire come l’autoimmunità sia in realtà una contro-immunità, e rappresenti una specie di fallimento temporaneo del sistema immunitario, dove il sistema stesso, attraverso le sue ghiandole e i suoi ormoni, va ad attaccare componenti o sostanze positive appartenenti al corpo stesso.
    Si capisce come in questi casi la medicina diventi impotente.
    Tutte le risposte farmacologiche a contrastare i disastri causati da interferenze precedenti si rivelano inefficaci e privi di risoluzione, all’infuori di effetti placebo o di attenuazioni temporanee e deludenti.

    Il morbo di Basedow o malattia di Graves

    Venendo al caso specifico segnalato dalla lettrice ed amica udinese Rossella, prendo una piccola porzione della mia tesina La Tiroide ballerina del 2 ottobre 09, per spiegare il cosiddetto morbo di Basedow.
    Il medico irlandese Robert James Graves (1797-1853) fu tra i primi nel 1835 a parlare di gozzo esoftalmico (o malattia di Graves), quasi in concomitanza e concorrenza con le ricerche del medico tedesco Karl Van Basedow (1799-1854), che per conto suo era già arrivato alla descrizione e alla spiegazione del medesimo fenomeno, associandolo ad eccessiva secrezione tiroidea e ad evidenti sintomi, tipo sporgenza degli occhi, tachicardia, eccitabilità neuro-psichica, ipertensione, simpaticotonismo, aumento del metabolismo basale.

    In realtà il primo a rilevare il fenomeno del gozzo esoftalmico fu Giuseppe Flaiani

    In realtà, sia Graves che Basedow, erano stati preceduti a loro volta dal medico italiano Giuseppe Flaiani (1741-1808), per cui il morbo di Basedow e l’equivalente malattia di Graves dovrebbero chiamarsi morbo di Flaiani, se accettiamo il principio per cui a Cesare quel che è di Cesare.
    Era di moda, soprattutto in quegli anni, cercare la notorietà, puntare all’inserimento nella nomenclatura medica. I guadagni della professione erano quelli che erano, e si cercavano consolazioni psicologiche alternative. Oggi invece i medici sembrano badare più al sodo e al concreto. Oppure non hanno più niente da scoprire.

    Trattasi di una disfunzione ormonale del sistema endocrino (a secrezione interna)

    Morbo di Basedow significa pertanto disfunzione ghiandolare-ormonale del sistema endocrino, che si manifesta con ipertiroidismo e gozzo pronunciato e tossico, con ipertrofia o allargamento eccessivo (non canceroso) della ghiandola tiroide, che colpisce in notevole prevalenza il sesso femminile.
    La medicina si dichiara impotente e dichiara che le cause sono sconosciute, salvo accampare lo stress e il troppo iodio, nonché i soliti fattori genetici ed ambientali, buoni indifferentemente per tutte le salse.
    Per la scuola tedesca, ben rappresentata dal naturopata cileno Manuel Lezaeta, il gozzo deriva dal tipo di vita innaturale che caratterizza molte donne soprattutto in occidente, per la loro dieta a base di cibi cotti, raffinati, salati e zuccerati, e dunque povera di enzimi, di vitamine e di minerali organicati, ed anche per la poca esposizione al sole e per lo scarso movimento.
    Le oscillazioni verso l’alto e verso il basso

    Gli sbalzi in alto implicano anche contro-sbalzi verso il basso, come succede in tutte le oscillazioni fuori della norma.
    Questo succede nel diabete, che porta spesso alla ipoglicemia, e questo succede alla tiroide, dove si parla spesso di ipotiroidismo acquisito, che può essere il risultato di un processo infiammatorio di origine autoimmune (vedi ad esempio la diffusa tiroidite di Hashitomo), o di origine non-autoimmune (tiroidite di Riedel e tiroidite sub-acuta di De Quewain).
    Sono forme acquisite anche quelle iatrogene dovute a tiroidectomia (rimozione tiroide) o a trattamenti di radio-iodio applicati contro il morbo di Basedow.

    I rimedi naturali sono di straordinaria efficacia

    I rimedi naturali esistono e funzionano.
    Molte persone in ogni parte del pianeta hanno risolto i loro problemi applicando i consigli e le direttive specifiche che seguono.
    Occorre puntare con decisione ad una alimentazione alternativa basata sul crudismo, dando la prevalenza alla frutta, ma senza trascurare le foglie verdi-scure dei cavoli, delle lattughe e delle cicorie, del tarassaco e del crescione, dei carciofi e dei cardi, della rucola e del sedano. Senza trascurare patate e patate dolci, nonché rape, bietole e topinambur, essendo tutti i tuberi ricchi di insuline ed inuline vegetali.
    Si consigliano impacchi con fango, foglie di cavolo pestato e con alghe marine, da applicarsi nottetempo sulla parte frontale del collo.
    Provare non guasta. Nel peggiore dei casi c’è solo il problema di ripulirsi la mattina dopo, al risveglio, sempre senza effetti collaterali.

    Occorre puntare alla normalizzazione del sangue malato

    Occorre puntare alla normalizzazione del sangue malato, mediante una serie stabile e continua di buone e virtuose digestioni, alimentandoci in modo compatibile col nostro disegno biochimico, nutrendoci cioè in modo vegano e tendenzialmente crudista.
    Ovvio che un buon digiuno ad acqua distillata, e un successivo digiuno a succhi di frutta e di verdure appena spremuti o centrifugati, saranno propedeutici a un periodo di cura recuperativa.
    Tutta la frutta nostrana va benissimo, ma anche le papaie, gli ananas, i manghi e le banane sono ottimi in stagione e fuori stagione.
    Tenere sempre a portata di mano o di tasca dell’uvetta o dei datteri, nonchè delle mandorle.

    Occorre far lavorare intensamente la pelle, secondo rene e secondo polmone del corpo umano

    Occorre puntare a una normalizzazione della pelle, attivando al massimo le funzioni eliminatrici della stessa, evitando gli stupidi ed anti-igienici insulti dei tatuaggi, ricorrendo alla pratica del tanto nudismo e del tanto sole, compatibilmente con la stagione e col clima.
    Occorre ripristinare l’equilibrio termico tra le viscere interne e l’epidermide esterna, ricorrendo spesso ai bagni freddi sul ventre.




    Ginnastica, rilassamento, respirazione ed esposizione al sole

    Serve fare lunghe passeggiate rilassanti, con brevi scatti e con attivazione contemporanea dell’attività respiratoria, sbuffando rumorosamente, mandando fuori tutto il fiato e riempendo totalmente i polmoni. Ottimo il nuoto e anche la bicicletta.
    L’attività fisica intensa e vigorosa (sempre rapportata alle proprie possibilità) rappresenta un’autentica panacea.
    Ginnastica yoga e respirazione profonda e controllata, stile yoga, portano pure al ripristino degli equilibri ormonali perduti.
    Preferire il clima secco, non escludendo la spiaggia e le camminate sul bagnasciuga, ma alternando spesso con la collina, preferibilmente fino ai 1000 metri di altitudine.
    Eliminare il più radicalmente possibile carni, latticini, caffè, the, tisane, alcol, fumo attivo e passivo, cioccolato.

    Edited by patroclotest - 16/9/2010, 13:09
     
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