allergia pioppi Attenzione ai pollini!

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  1. ollaig
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    allergia pioppi Attenzione ai pollini! Allergie ai pollini, ecco le piante da evitare Attenzione ai pollini! Il periodo delle fioriture rappresenta una tortura per gli oltre 9 milioni di italiani che soffrono di allergie da pollini. Allergia deriva da due parole greche: "allos" che significa diverso, "ergon" che significa effetto. Quando si parla di allergia si intende perciò la reattività spontanea ed esagerata dell’organismo del soggetto allergico a sostanze che risultano invece innocue per il resto della popolazione. Il trucco è stare alla larga dalla causa del proprio mal: fondamentale è quindi conoscere la causa dell'allergia.
    Pioppo: La tipica lanugine che i pioppi liberano durante la primavera non è costituita da granuli di polline - che vengono prodotti sul finire dell'inverno - per cui non provocano fenomeni allergici. La comparsa di questi "piumini" è però contemporanea all’insorgere violento delle allergie e ha portato all’errata convinzione che i pioppi ne siano la causa. Nell'immagine alcuni pollini: l'Ambrosia in giallo, l'Artemisia in marrone chiaro, la Codolina in verde chiaro, la Ginestra dei carbonai in viola, l'Ontano in verde scuro e il Pioppo in arancione;
    Graminacee: La responsabilità di molte allergie va imputata alle Graminacee (o Poacee), piante mediterranee che fioriscono da fine aprile a fine settembre. In ciascuna area geografica, ogni specie ha un'importanza quale agente allergogeno direttamente correlata alla sua diffusione. In un'indagine condotta nell’ambiente fiorentino, ad esempio, è risultato che, fra i soggetti allergici, l’82.2% è sensibile all’azione delle Graminacee. La prevalenza per sensibilizzazione varia, a seconda delle diverse regioni italiane, dal 75% al 30%;

    Quercia

    La quercia è un albero o arbusto sempreverde del genere delle Fagaceae. Il periodo di fioritura avviene tra maggio e agosto. I granuli pollinici sono di piccole dimensioni e sono dotati di scarsa allergenicità. Vari i presupposti perché si verifichino delle allergie: il polline deve essere prodotto in grandi quantità e trasportato dal vento a notevole distanza dalla pianta che lo ha prodotto. Per riuscirci deve ovviamente avere particolari caratteristiche aerodinamiche;

    Ambrosia

    A causare allergie anche la famiglia delle Compositae. La più comune è l'ambrosia, una pianta che, fino ad alcuni anni fa, era un allergene pollinico diffuso soltanto negli Stati Uniti. L'ambrosia è però comparsa negli ultimi anni anche in Italia, principalmente al Nord. La si può trovare soprattutto in Lombardia, probabilmente per la presenza dell'aeroporto internazionale di Malpensa, dove potrebbero essere giunti i semi dall'estero. I granuli pollinici delle varie specie variano dai 20 ai 25 micron;

    Betulla

    Un tempo limitata ai Paesi Scandinavi, la pollinosi da betulla si è diffusa notevolmente anche nei giardini italiani. Questi alberi ad alto fusto sono infatti i preferiti degli architetti per l'eleganza del fogliame e il fusto dalla corteccia bianca striata di nero. L'allergia che scatenano però è tra le più fastidiose, sia quanto a intensità che quanto a durata. I disturbi insorgono da marzo a giugno e in corrispondenza dell'emissione di polline dagli "amenti" (volgarmente "gattini"), che costituiscono l'inflorescenza maschile della betulla;

    Chenopodiaceae

    Le Chenopodiaceae sono una famiglia di piante erbacee, fruticose e arbustive appartenenti all'ordine delle Caryophyllales. Sono presenti in tutte le regioni temperate e subtropicali del mondo, soprattutto sulle zone costiere dal momento che prediligono terreni ricchi di sali. Si sviluppano in terreni incolti e ruderi. Sono piante erbacee annue con fioritura estiva ed autunnale. Il granulo pollinico è sferoidale;

    Cipresso

    I cipressi sono alberi di notevoli dimensioni, alti fino a 50 metri, con chioma generalmente affusolata, piramidale molto ramificata, rametti cilindrici e numerossissime foglie. I fiori, poco appariscenti, sono alla base delle "pollinosi invernali", che si sviluppano da novembre ad aprile. I sintomi sono principalmente oculo-rinitici, raramente asmatici. Le allergie da Cupressaceae sono sempre più numerose, sia per la diffusione delle piante appartenenti alla specie, sia per effetto dell'inquinamento;

    Faggio

    Il faggio appartiene alla famiglia delle Fagaceae, caratterizzato da specie arboree e arbustive originarie dell'Europa, America, Giappone e Cina, con altezza dai 15 ai 35 metri. Come la betulla, è un albero molto usato per motivi ornamentali. Il faggio fiorisce normalmente da metà maggio a metà agosto. I granuli pollinici sono di dimensioni piccole e dotati di scarsa allergenicità;

    Nocciolo

    Il nocciolo (Corylus avellana) è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Il suo areale, nell'area mediterranea, spazia dai litorali alle montagne, spingendosi sino a quote intorno ai 1200 metri. Preferisce terreni calcarei, fertili, profondi. La fioritura inizia a gennaio e si conclude a fine marzo. Nella foto a sinistra il frutto del nocciolo, l'apprezzatissima nocciolina. A destra in basso le infiorescenze maschili che si formano in autunno, dette "amenti";

    Parietaria

    A causare allergie sono anche le piante delle Urticacee. La specie forse più importante, almeno quanto a diffusione e soggetti allergici, è la Parietaria officinalis (nella foto), presente in Italia soprattutto nelle regioni centro-meridionali e in Liguria. E' responsabile di manifestazioni allergiche praticamente perenni: i pollini sono presenti durante tutto l'arco dell'anno, con due picchi di fioritura: uno maggiore in marzo-aprile e uno minore in settembre. Il polline di Parietaria è di piccole dimensioni (10-15 micron);

    Olivo

    L'olivo è un albero originario del Medioriente, appartenente alla famiglia delle Oleaceae. E' utilizzato fin dall'antichità per l'alimentazione. La sua pollinazione si verifica in maggio e in giugno. E' molto presente lungo le coste mediterranee e sulle Isole, dove la sensibilizzazione ai suoi pollini va dal 15 al 25 % Nelle altre aree italiane, e soprattutto nel Nord dove gli olivi sono scarsi in numero, la frequenza di sensibilizzazione non supera il 5%. Il polline è di dimensioni medie, pari a circa 20 micron;

    Castagno

    Il castagno è un albero che appartiene, insieme alle querce e ai faggi, alla famiglia delle Fagaceae. La sua fioritura avviene in genere fra inizio giugno e metà luglio in funzione della latitudine e delle condizioni climatiche. I granuli pollinici sono di dimensioni piccole e sono dotati di scarsa allergenicità.


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    Edited by patroclotest - 16/9/2010, 10:52
     
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  2. alfonso1953
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    per fortuna non soffro di allergie ai pollini


    ciao

    alfonso
     
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  3. Nymph77
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    Mi associo ad Alfonso ed insieme a lui tiro un bel sospiro di sollievo perchè se fossi allergica ai pollini sarei rovinata visto che abito praticamente ad uno sputo dalla campagna e comunque in un'area cittadina con ancora grande presenza di verde...almeno questa l'ho scampata...
     
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  4. ollaig
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    Che cul.. beati voi... da me hanno tagliato i pioppi da qualche anno finalmente, quindi sto un pò meglio. Due settimane fa sono andata a Modena al Policlinico, per ben due volte e come entravo nello spazio verde che c'è davanti iniziava l'allergia (niente pioppi, altri alberi)... :unsure: non respiravo "più" gli occhi rossi ecc... Non posso andare in bici, sulla pista ciclabile più bella qui, ci sono i pioppi e la corsia è bianca come la neve... :cry: uff..
    Però quando mia madre mi ha detto che su in montagna hanno tagliato l'albero dell'ombra (così lo chiamavo io) quasi mi mettevo a piangere, ma non per l'allergia :(

    Elena
     
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3 replies since 10/5/2008, 22:28   3152 views
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