LA COAGULAZIONE PRINCIPI GENERALI

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  1. alfonso1953
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    LA COAGULAZIONE PRINCIPI GENERALI
    La coagulazione del sangue è un clamoroso e sorprendente fenomeno biologico. Essa rappresenta un eccezionale meccanismo protettivo, perché avviene in tutti i settori dell'apparato vascolare, ovunque si verifichi una soluzione di continuità delle pareti vasali, soprattutto medi e piccoli vasi, col risultato di limitare e bloccare un'emorragia, che potrebbe avere sempre conseguenze incalcolabili.
    Scopo della TAO è quello di prevenire e/o trattare efficacemente manifestazioni tromboemboliche, esponendo il paziente al minor rischio emorragico possibile.
    Un tale obiettivo può essere ottenuto mantenendo i pazienti il più a lungo possibile ad un livello ottimale di anticoagulazione ("range terapeutico"), da raggiungere nel minor tempo possibile e da mantenere per almeno il 70% del tempo, affinchè la terapia sia realmente efficace e nello stesso tempo sicura.

    INFORMAZIONI

    È di riscontro frequente che i pazienti che utilizzano farmaci anticoagulanti orali non sono sufficientemente informati sui benefici e sui rischi legati alla terapia, la cui conoscenza può influenzare positivamente la qualità della vita del paziente.
    Molti dati dimostrano l'importanza dell'informazione e dell'educazione sanitaria del paziente, anche per la migliore condotta nei riguardi del trattamento anticoagulante.

    Ogni paziente deve essere informato su:

    1) scopi e rischi della terapia;
    2) durata della terapia;
    3) tempi e modalità dei controlli clinici e di laboratorio;
    4) necessità della meticolosa assunzione del farmaco;
    5) lista dei farmaci più comuni che possono interferire;
    6) pericolosità di variazioni spontanee della dose;
    7) necessità di comunicare immediatamente la comparsa di emorragie anche modeste.


    RACCOMANDAZIONI

    Il controllo di laboratorio della TAO deve essere effettuato periodicamente mediante l'esecuzione del Tempo di Protrombina (PT). Il test è sensibile al difetto indotto dagli anticoagulanti orali in quanto è sensibile alla carenza dei fattori II, VII, X che dipendono per la loro sintesi dalla vitamina K. Il PT dei pazienti in TAO deve essere espresso in I.N.R. (Rapporto Internazionale Normalizzato).
    L'I.N.R. nel soggetto normale che non utilizza anticoagulanti orali ha un valore di 1. Con la TAO questo valore aumenta. In linea di massima, l'intervallo terapeutico deve essere compreso tra 2 e 3,5 nei pazienti con patologia venosa e in quelli con fibrillazione atriale, tra 3 e 4,5 nei pazienti con protesi valvolari cardiache artificiali. Vi è rischio emorragico con valori di I.N.R. superiori a 5 e rischio trombotico per valori inferiori a 2.

    Pertanto, per evitare situazioni pericolose, è di estrema importanza attenersi alle seguenti raccomandazioni:

    non dimenticare di prendere la dose giornaliera di farmaco; nel caso accada, la dose dimenticata non deve essere aggiunta a quella del giorno successivo;
    controllare il PT: a. dopo 4 giorni dall'inizio o dalla eventuale modifica della terapia; b. ogni 4 giorni fino a quando si stabilizza l'intervallo terapeutico prescritto; c. ogni 3 - 4 settimane successivamente;
    ricordare che l'assunzione, durante il trattamento anticoagulante, di alcuni farmaci (analgesici, antireu-matici, antipiretici, antibiotici, cortisonici, psico farmaci, vitaminici ed altri) può modificare l'effetto del farmaco anticoagulante e, pertanto, in caso di utilizzo o di sospensione di altro trattamento farmacologico è opportuno effettuare controlli ogni 4 giorni;
    ricordare che trattamenti farmacologici per via intra-muscolare sono sconsigliati per evitare la formazione di ematomi nella sede dell'iniezione;
    ricordare che interventi di piccola chirurgia non sono controindicati: il trattamento anticoagulante può non essere modificato a condizione che il chirurgo attui una emostasi locale;
    ricordare che nel caso di interventi di grande chirurgia il trattamento anticoagulante orale deve essere modificato o sostituito con eparina, sotto attento monitoraggio, di concerto tra il chirurgo ed il medico curante.



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    ALIMENTAZIONE

    Per l'influenza che l'alimentazione, anche in rapporto al contenuto di vitamina K, può avere sull'effetto del trattamento anticoagulante orale, è assolutamente necessario mantenere una dieta equilibrata e costante.
    Un'alimentazione irregolare nel corso di un trattamento anticoagulante orale, può determinare un'attività protrombinica più alta di quella attesa, in rapporto soprattutto alla eccessiva presenza di verdure, ricche di vitamina K.
    Tuttavia il consumo dei vegetali non deve essere ridotto, ma è necessario adattare il trattamento anticoagulante alle abitudini alimentari che devono essere mantenute costanti tenendo conto che i cibi più ricchi di vitamina K sono lattuga, spinaci, broccoli e cavoli, mentre pane, pasta, patate, piselli, pomodori, carni rosse e bianche e fegato ne contengno quantità più modeste.







    LA COAGULAZIONE PRINCIPI GENERALI
    LA COAGULAZIONE PRINCIPI GENERALI

    Edited by patroclotest - 6/9/2010, 18:42
     
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