Giornata Nazionale A.I.R.S.

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  1. maria daniela
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    278 milioni di persone nel mondo sono affette da sordità (Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità): un disturbo congenito ma che può anche originare da alcune patologie o presentarsi e aggravarsi con l'avanzare dell'età.

    Giovedì 29 ottobre in tutta Italia sarà possibile ricevere una valutazione clinica dello stato del proprio udito in uno dei 271centri ospedalieri che aderiscono alla Giornata Nazionale per la Lotta alla Sordità promossa dall’AIRS - Associazione Italiana Ricerca Sordità (per conoscere l’ospedale più vicino è possibile contattare il numero verde 800.066.763 o ci si può collegare al sito associazioneairs.it).

    L’occasione può essere davvero utile se si osservano i numeri: circa otto milioni di italiani hanno un problema all’udito, uno su 7 non ha un udito nella norma, uno su 6 presenta un problema tale da creare difficoltà nello svolgimento di attività quotidiane, uno su 10 è costretto a portare un dispositivo per l’udito e più di mezzo milione di persone fa i conti con una sordità grave e invalidante.

    Quello della sordità è un problema socialmente rilevante eppure non sembra essere una delle priorità né delle istituzioni né dei cittadini: nel 2008, proprio a seguito di una visita gratuita durante la Giornata Nazionale AIRS, un terzo dei soggetti che hanno effettuato per la prima volta un controllo ha scoperto di avere un problema all’udito.

    Sono, dunque, sempre più numerosi i nemici di un udito perfetto: inquinamento acustico (anche notturno), strumenti come lettori mp3 che accompagnano, soprattutto i giovani, con musica a volumi dannosi, discoteche che superano di parecchio i limiti consentiti e molto altro caratterizza la vita frenetica di tutti i giorni.

    Il rischio è talmente elevato, soprattutto per le nuove generazioni, che l’Unione Europea ha lanciato l’allarme proprio qualche settimana fa: sono circa dieci milioni i cittadini europei che rischiano di diventare sordi a causa di un uso non corretto e pericoloso di dispositivi come i già citati lettori mp3 (i rischi incidono su chi ascolta musica a un volume superiore agli 89 decibel per più di un’ora al giorno ogni settimana per almeno cinque anni).

    La richiesta dell’UE è diretta soprattutto alle case produttrici di questi dispositivi affinché abbassino di default il livello del volume emesso dal lettore e diano il via a campagne di sensibilizzazione per informare sui rischi connessi all’ascolto a volumi troppo alti.

    Ma la sordità può anche colpire i bambini sin dalla nascita. Il presidente dell’AIRS, Giancarlo Cianfrone, ha dichiarato che più di mille bambini ogni anno vengono alla luce con una sordità congenita che compromette lo sviluppo linguistico e l’integrazione nella scuola e nella società.

    Oggi i medici specialisti hanno a disposizione specifici screening neonatali che permettono di conoscere il problema uditivo e di risolvere eventuali anomalie tempestivamente.

    Una diagnosi precoce, fatta entro i primi mesi di vita, è, infatti, di fondamentale importanza per offrire al piccolo paziente le più ampie possibilità di recupero.

    Per questo gli screening neonatali dell’udito sono stati inseriti nei livelli essenziali di assistenza e, come dichiarato dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, è stato costituito un gruppo di lavoro per la lotta alla sordità, che vede impegnati il Ministero, le associazioni dei pazienti, le Regioni e gli specialisti.

    Che cos'è
    L'esame dell'udito permette di verificare e valutare l'entità di un danno all'udito, di individuarne le cause e di indirizzare lo specialista verso la terapia più adatta.

    In caso di paziente consenziente e che collabora, l'esame si esegue mediante esame audiometrico.
    Se l'esame deve essere eseguito su pazienti non collaboranti, quali bambini o soggetti non vigili, si utilizzano l'impedenzometria e i potenziali evocati acustici.

    Esame audiometrico
    L'audiometria permette di differenziare tra le sordità di trasmissione dovute a malattie dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno (coclea e labirinto) o del nervo acustico.
    L'esame viene eseguito in cabina audiometrica insonorizzata. Al paziente vengono fatti ascoltare particolari suoni (audiometria tonale) per valutare l'udito dal punto di vista quantitativo e, successivamente, parole o frasi (audiometria vocale) per valutare il grado di comprensione delle della voce umana e studiare la funzione uditiva anche dal punto di vista qualitativo.

    Esame impedenzometrico
    L'impedenzometria è un esame per lo studio dell’orecchio medio che studia la funzionalità della membrana timpanica, della catena degli ossicini e della tuba di Eustachio.
    Comprende la timpanometria – che valuta il corretto funzionamento del sistema timpano-ossiculare al passaggio di una onda pressoria aerea – e la reflessometria stapediale – che studia la funzionalità del muscolo stapedio a seguito dell’esposizione a suoni di intensità molto superiore alla soglia uditiva.
    E’ un test obiettivo che non richiede la collaborazione del paziente e può essere effettuato dai 12 mesi di età in poi.

    Potenziali evocati acustici
    L'esame dei potenziali evocati acustici fornisce importanti informazioni per la localizzazione di una perdita uditiva neurosensoriale che potrebbe dipendere da malattie del labirinto, del nervo acustico o dei centri nervosi.
    Al paziente viene richiesto di rimanere fermo in condizioni di rilassamento per alcuni minuti, al buio o nella penombra. Gli vengono quindi applicati degli elettrodi al lobo dell'orecchio e alla fronte; quindi si inviano, attraverso le cuffie, particolari suoni. Un computer registra le risposte elettriche che i suoni producono attraversando l'orecchio interno e percorrendo il nervo acustico per raggiungere i centri uditivi del cervello.
    L'esame non è doloroso né pericoloso. Nel caso di bambini molto piccoli potrebbe essere necessario eseguire l'esame con l'anestesia.

    Gli Ospedali Italiani con l'A.I.R.S. per 'dare ascolto alla sordità': giovedì 29 ottobre 2009

    Paginemediche.it

    SORDITà DA MALATTIE AUTOIMMUNI

    Un tipo di patologia a cui ultimamente è stato attribuito un ruolo non trascurabile come causa o concausa di forme di sordità o disordine uditivo, è la patologia autoimmunitaria. Le primissime osservazioni si riferiscono al 1979 allorquando un gruppo di soggetti con ipoacusia neurosensoriale si mostrò inaspettatamente sensibile alla terapia immuno-soppressiva. Le ipoacusie autoimmuni, più correttamente definibili “immuno-mediate”, sono neurosensoriali a localizzazione elettiva cocleare; possono essere improvvise o progressive, monolaterali ma più spesso bilaterali; possono essere caratterizzate da una soglia di audiometria atipica ma spesso sovrapponibile al classico quadro della Malattia di Ménière; sono spesso accompagnate da acufeni e/o disturbi vertiginosi.
    Insorgono più frequentemente nell’età giovanile ed in quella adulta. Possono essere forme isolate, cioè non accompagnate ad altri disturbi o patologie in altri apparati, ma in un terzo di casi si tratta di forme sindromiche o sistematiche in cui coesistono altre manifestazioni patologiche di origine autoimmune, quali tireopatie, lupus eritematoso, sclerodermia, artite reumatoide, poliartrite nodosa, malattia di Behcet, granulomatosi di Wegener, ecc.
    Oltre ai comuni test di laboratorio oggi impiegati per la diagnosi generica di malattia autoimmune (Ab anti-nucleo, anti-tireoglobulina, anti-perossidasi, anti-muscolo liscio, anti-cardiolipina, ecc.) è stato recentemente introdotto un test di laboratorio assai più specifico per l’apparato uditivo. Si tratta del cosiddetto “OTOblot”: esso ricerca ed identifica nel siero del soggetto affetto gli anticorpi diretti verso un antigene da 68 KDa (hsp-70) associato a perdite uditive autoimmuni. Il test ha una sensibilità del 42%, una specificità del 90% ed un valore predittivo del 91% ai fini di una risposta positiva ai corticosteroidi.
    Le sordità non possono ancora giovarsi di terapie molto specifiche ma possono comunque avvalersi del trattamento corticosteroideo o immuno-soppressivo mediante metotrexate o citoxan.

    Edited by alfonso1953 - 28/10/2009, 14:28
     
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