Sclerosi multipla da insufficienza venosa, teoria italiana testata in Usa

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  1. Elfania
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    n team di ricercatori americani sta testando una nuova teoria 'made in Italy' sull'origine della sclerosi multipla, secondo la quale questa malattia sarebbe causata da un restringimento dei vasi del cervello. Il gruppo di neurologi dell'Universita' di Buffalo (Usa) e' "rimasto affascinato" dal lavoro del ricercatore italiano Paolo Zamboni, docente del
    Dipartimento di scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche dell'Universita' di Ferrara, secondo il quale il 90% dei casi di sclerosi multipla sarebbe causato da un restringimento del lume dei vasi, riferisce la Bbc online. Secondo lo scienziato italiano, proprio questa insufficienza venosa cronica cerebrospinale, visibile negli esami, danneggerebbe il cervello, causando la malattia. Ora i ricercatori hanno avviato uno studio per verificare e replicare quanto ottenuto dal collegata italiano in un lavoro preliminare, prima di iniziare a trattare i pazienti. Il responsabile del gruppo di Buffalo, Robert Zivadinov, intende reclutare 1.100 pazienti con sclerosi multipla e 600 altri volontari di controllo.
    Usando gli ultrasuoni (eco-Doppler) gli studiosi scannerizzeranno malati e non, 'a caccia' di restringimenti nelle vene del collo e della testa. Se potranno dimostrare l'ipotesi secondo cui l'insufficienza venosa cerebrospinale e' alla base della sclerosi multipla, cambierebbe la comprensione dell'origine della malattia. Zamboni ritiene che proprio questi 'blocchi' siano la causa, e non la conseguenza, della sclerosi multipla: permettono infatti al ferro del sangue di arrivare nel tessuto cerebrale e danneggiarlo. Lo studioso italiano ha condotto procedure simili all'angioplastica per sbloccare i vasi di alcuni pazienti e permettere al sangue di tornare a fluire normalmente. Una procedura di 'liberazione' che, secondo il ricercatore dell'ateneo di Ferrara, puo' alleviare molti dei sintomi della malattia. In un'intervista a Ctv News Canada, l'esperto ha detto di aver "scoperto prove del restringimento dei vasi nei pazienti con sclerosi multipla. Sono pienamente convinto che questa teoria sia molto importante per le persone".
    A raccontare alla Bbc la sua esperienza e' anche Kevin Lipp, un malato di sclerosi multipla che ha visto sparire i sintomi della patologia dopo essere stato trattato da Zamboni. "Sono passati solo 10 mesi, se non accade nulla nei prossimi due o tre anni sapremo che sta funzionando", spiega Lipp.
     
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0 replies since 2/12/2009, 19:48   57 views
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