Orticaria cronica e terapie naturali

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  1. mena22
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    Orticaria cronica e terapie naturali Da sapere L’orticaria è un’eruzione cutanea di tipo infiammatorio, localizzata o generalizzata, ed è caratterizzata dalla comparsa di pomfi (elementi cutanei rilevati) accompagnati da un intenso prurito; questa dermatite è molto frequente e, nella maggior parte dei casi, si risolve rapidamente e senza conseguenze. L’orticaria è una reazione allergica causata da vari fattori ed è possibile distinguere una forma acuta, che può durare anche solo poche ore, e una forma cronica, in cui fasi di remissione e di riacutizzazione si alternano per periodi di tempo anche molto lunghi come mesi e anni. L’orticaria si scatena per azione dell’istamina e dei suoi derivati, mediatori chimici contenuti in particolari cellule (mastociti e basofili), che in particolari condizioni vengono liberati; queste sostanze, provocando vasodilatazione e aumento della permeabilità vasale, inducono la formazione del pomfo. Manifestazioni La lesione tipica dell’orticaria è il pomfo, che si può presentare con un’ampia variabilità di colori (bianco, rosa, rosso acceso), di forme (rotondeggiante, ovale, irregolare) e di dimensioni (da puntiforme a diversi centimetri di diametro). I pomfi, che sono fugaci, generalmente scompaiono senza lasciare traccia entro 48 ore, ma possono anche regredire dopo pochi minuti dalla loro comparsa. Un sintomo sempre presente nell’orticaria e che accompagna la comparsa delle manifestazioni cutanee è il prurito, che può essere anche molto intenso e che tende ad aumentare se il soggetto rimane in ambienti molto riscaldati oppure se indossa indumenti pesanti. Le lesioni possono essere più o meno numerose e, se confluiscono, vanno a interessare zone anche molto estese della superficie cutanea. Le manifestazioni cliniche dell’orticaria non hanno una localizzazione preferenziale e possono associarsi a edema delle palpebre, delle labbra e della lingua (angioedema). Cause Numerosi sono i fattori che possono indurre lo scatenamento dell’orticaria; tra questi: alimenti come i crostacei, alcuni pesci, le fragole, le noci, le uova, il latte, i pomodori;
    farmaci come gli antibiotici, gli antinfiammatori, gli antidolorifici; il contatto con alcuni additivi e coloranti oppure con tessuti come la lana, la seta e le fibre sintetiche; l’inalazione di pollini e polveri; fattori psicologici che possono causare un eccessivo rilascio di istamina; alcuni stimoli fisici come il caldo, il freddo, la luce e l’eccessivo esercizio fisico; l’associazione con infezioni virali, batteriche, micotiche e parassitarie; la correlazione con alterazioni endocrine come le disfunzioni tiroidee, con malattie autoimmuni, con turbe digestive. L’orticaria è una manifestazione cutanea molto diffusa, ma per cercare di individuare con certezza la causa scatenante può essere necessario sottoporre il paziente ad accurati esami di laboratorio e strumentali. Malgrado tutto, comunque, sono numerosissimi i pazienti colpiti da orticaria a eziologia sconosciuta che, in questi casi, viene definita “idiopatica”. A cura di Carla Valenzano Specialista in Dermatologia, Roma - Orticaria cause Orticaria anche da stress, da cui il nome orticaria da stress ma non solo, le cause della orticaria posso essere sterminate, ma andando per gradi l' orticaria può colpire persone di tutte le età ed entrambi i sessi uomo e donna, tuttavia, mentre l'orticaria acuta si osserva frequentemente anche nei bambini, mentre pero' quella cronica colpisce quasi esclusivamente gli adulti e più frequentemente le donne. La parola "orticaria" deriva semplicemenie da ortica ed il suo contatto sulla pelle provoca prurito, eritema e pomfi. I pomfi sono aree rilevate, più o meno edematose, che sono proprio le principali manifestazioni dell'orticaria. Esistono principalmente due tipi di orticaria: orticaria acuta in cui le lesioni, nel loro complesso, durano meno di sei settimane orticaria cronica in cui le lesioni continuano a svilupparsi per più di sei settimane (anche mesi oppure anni)
    Le principali cause di orticaria possono essere: fattori emotivi come lo stress farmaci o medicamenti (antibiotici come le penicilline, ntinfiammatori come l'aspirina o nimesulide, Morfina o codeina, farmaci per l'epilessia o neurologici, insulina, vaccini, vitamine etc) alimenti (pesce, crostacei, alcune carni come il montone, formaggi contenenti muffe, frutta come fragole, kiwi, agrumi, ribes, noci, ecc., verdure come arachidi, fagioli, piselli, pomodoro, sedano, ecc., cioccolata etc) alcune bevande come vino e acqua tonica punture o morsi di insetti (api, vespe, calabroni) infezionida parassiti (vermi, scabbia), moronucleosi infettiva, epatite B
    etc etc. Orticaria cronica e terapie naturali L’orticaria è caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di pomfi di colore dal rosso al bianco e di dimensioni variabili, ma quasi sempre accompagnati da prurito. E’ una delle forme di dermatite più comuni e colpisce circa il 20% della popolazione. Nel 40% si accompagna ad angioedema (gonfiori edematosi localizzati a livello delle palpebre, labbra, genitali e anche della gola). L’orticaria può essere un fatto del tutto episodico. Altre volte può ripresentarsi per diversi mesi o addirittura anni. Se le manifestazioni ricorrenti durano più di 6 settimane, allora si parla di orticaria cronica. Tra le forme cronica quella “idiopatica”, cioè da causa non dimostrabile, è quella più comune. Questa forma è molto frustrante per il paziente, dato che tende a durare per anni, nessuno riesce a scoprirne le cause e le cure non portano mai ad una vera guarigione. Le terapie si limitano ad essere puramente sintomatiche e il farmaco più utilizzato è ’antistaminico. Nei casi più gravi si ricorre al cortisone o addirittura a farmaci immunodepressivi. Terapie non convenzionali Dopo essersi sottoposti alle indagini del caso (cutireazioni e patch test con allergeni comuni e con sostanze chimiche e metalli, ricerca delle IgE specifiche nel sangue, PRIST, proteina cationica degli eosinofili, triptasi, dosaggio del Cl inibitore- test di provocazione), aver escluso patologie immunitarie, ormonali o altre che potrebbero motivare l’orticaria e non essere giunti alla scoperta di una causa precisa, allora si può decidere se intraprendere una cura convenzionale o un percorso diagnostico e terapeutico alternativo. Alimentazione e Sindrome da Permeabilità Intestinale (SPI)– ho trattato parecchi pazienti con orticarie che duravano anche da diversi anni. Dai test allergologici convenzionali non emergeva nessuna positività ad allergeni alimentari. Nonostante tutto, una rigida e protratta dieta di esclusione, unitamente ad una cura per la SPI, ha permesso delle guarigioni inaspettate. Altre volte, i pazienti già avevano escluso gli alimenti offensivi segnalati dai test, ma senza apprezzabili risultati. Ancora una volta, una dieta di esclusione e un occhio di riguardo all’immunità e permeabilità intestinale hanno sortito l’effetto sperato. I test convenzionali hanno dei limiti e gli alimenti possono creare o mantenere l’orticaria attraverso un complicato intreccio immunitario che coinvolge soprattutto la tolleranza orale intestinale e che non emerge dagli esami allergologici. Medicina ayurvedica – per la Medicina Ayurvedica, l’allergia è soprattutto un problema dovuto ad accumulo di AMA e ad un AGNI disturbato. Le tossine prodotte possono coinvolgere i vari Dosha, che con le loro qualità caratterizzeranno i sintomi: * allergie Vata – potrebbe esserci una sensibilità alle solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni), fagioli e certi cibi secchi e amari. I fenomeni allergici si accompagnano a meteorismo, gonfiore addominale, cefalea, spasmi muscolari, palpitazioni e insonnia. Sul piano mentale, ci possono essere presenti sintomi come l’ansia, la paura e l’insicurezza. * allergie Pitta – si manifestano frequentemente con orticaria, sfoghi cutanei, dermatite, diarrea, nausea, vomito, cefalea, una spiccata componente infiammatoria fino allo shock anafilattico. I cibi più offensivi potrebbero, per esempio, essere rappresentati dalle noccioline, agrumi, uova, aglio, cibi speziati e yogurt. Reazioni eccessive verso le punture di insetto sono del tipo Pitta, così come quelle che seguono l’esposizione al sole. Anche le sensibilità nei confronti di sostanze chimiche è Pitta. Nell’allergia di tipo Pitta possono essere presenti, stress, surmenage lavorativo e collera. * allergie Kapha – si manifestano soprattutto sotto forma di riniti, tosse, wheezing, asma, edema. C’è una certa sensibilità ai latticini e al grano. Può accompagnarsi a sovrappeso, ritenzione e sedentarietà. La terapia si basa su preparati a base di erbe, oltre alla dieta e ad eventuali metodiche di purificazione. Le piante utili ed efficaci sono la curcuma, lo zenzero, il pepe lungo, il neem, il coriandolo, il sandalo, il cardamomo, la liquirizia, l’aloe e numerose altre. Omeopatia – negli stati acuti, sono indicati, tra gli altri, Apis, Urtica urens, Rhus tox e il validissimo Poumon istamine. In particolare, Apis è ricavato dall’ape bottinatrice. La puntura d’ape provoca un pomfo molto simile nell’aspetto e nei sintomi ad una lesione orticarioide. Sulla base dell’effetto inverso, l’ape diluita e dinamizzata cura un complesso di sintomi simili a quelli provocati dal veleno d'ape somministrato a dosi ponderali (Simila Similibus Curentur). Ai primi sintomi, si somministra, in granuli, alla 4CH, a livello sub-linguale, anche ogni due ore, abbinandolo, eventualmente ai precedenti rimedi. I rimedi di fondo possono essere Sulfur, Psorinum, Lycopodium, ma anche molti altri. Omotossicologia – offre una vasta gamma di farmaci, complessi e unitari, che possono eventualmente essere iniettati. Quello che in questi anni mi ha dato le maggiori soddisfazioni è un composto a base di Vincetoxicum hirundinaria e Sulfur. Somministrato per via iniettiva e per lunghi periodi riduce l’intensità delle reazioni allergiche. Eventualmente, a questo si possono abbinare della Interleuchina 12 (IL12) alla 4CH e dell’Interferone Gamma (INF-γ ) alla 4CH. Fitoterapia - numerose sono le erbe della nostra tradizione fitoterapia che potrebbero essere indicate nell’orticaria cronica, sia sul piano sintomatico (ribes nero, agrimonia, elicriso, piantaggine, calendula, ginkgo biloba, salsapariglia, ecc.) sia su quello che riguarda la depurazione, il drenaggio e l’azione sull’intestino (fumaria, bardana, tarassaco, uncaria, ecc.). Autoemoterapia – nei casi più ostinati, si può ricorrere a questa tecnica, che prevede la miscelazione e dinamizzazione di sangue prelevato dal paziente con farmaci omeopatici e successiva iniezione intramuscolo. La tecnica prevede 1-2 sedute a settimana per diverse settimane. Probiotici – possibilmente scegliere prodotti composti da più ceppi batterici, in cui i lattobacilli siano ben rappresentati. Particolarmente efficaci sul piano immunitario sono i preparati a base di Enterococcus faecalis e di Escherichia coli (azione desensibilizzante e anti-permeabilizzante intestinale). Integratori - si possono utilizzare oli ricchi di omega-3 come l’olio di pesce e di borragine, o la vitamina C e la Quercitina, che hanno un effetto paragonabile ad un antistaminico però utilizzando dosaggi alti (consultare un medico per la forma farmaceutica e il dosaggio più appropriato). Tecniche di rilassamento – diversi studi indicano lo stress prolungato quale possibile causa dell’orticaria cronica. Inoltre, nello stress vengono prodotti in eccesso cortisolo e adrenalina che aumentano la produzione del VIP (peptide vasoattivo intestinale), che può danneggiare i tessuti intestinali e causare l’orticaria attraverso la liberazione diretta di istamina dai mastociti, come dimostrato da alcuni studi. Quindi, ridurre lo stress, avere una vita regolare e adottare delle tecniche di rilassamento può essere di grande aiuto.

    Edited by patroclotest - 22/10/2010, 13:46
     
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