Celiachia: intolleranza senza età attenzione ai campanelli d'allarme

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    Celiachia: intolleranza senza età attenzione ai campanelli d'allarme
    Un dialogo "tradizionale" al momento dell´anamnesi può accelerare l´iter diagnostico di chi soffre dell´intolleranza al glutine
    Un fastidioso gonfiore persistente dopo ogni pasto, un disturbo gastrointestinale che non vuole andare via: sono questi i segnali più conosciuti della celiachia, l´intolleranza permanente al glutine che determina un´infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale. In Italia sanno di esserlo 75.000 persone, ma circa 500.000 aspettano ancora la giusta diagnosi: l´iter diagnostico dei pazienti parte quasi sempre dal medico di medicina generale, soprattutto nel caso di pazienti adulti. Tuttavia, se i malesseri tipici sono facilmente identificabili e noti, non sempre i segnali della celiachia sono così chiari ed evidenti.

    I sintomi della celiachia possono essere infatti estremamente vari, ed in alcuni casi, a prima vista assenti. Accanto alla sintomatologia gastrointestinale più evidente esiste una enorme varietà di sintomi extraintestinali, che generalmente si presentano in età adulta, come la dermatite erpetiforme, la poliabortività, l´osteoporosi. Solo un ascolto attento e profondo, al momento dell´anamnesi, ai disturbi del paziente può far comprendere al medico di famiglia che si possa trattare proprio di intolleranza al glutine.

    "Sotto l´etichetta dei cosiddetti "sintomi extraintestinali"della celiachia si raccolgono in realtà la maggior parte delle situazioni in cui si trovano i pazienti adulti - afferma il Dottor Giuseppe Caula, gastroenterologo presso la Divisione di Medicina Interna Presidio Ospedaliero Valdese ASL TO1 di Torino e membro del comitato scientifico Dr Schär - Molto spesso pazienti di questo tipo arrivano ad una diagnosi definitiva solo dopo un lungo percorso punteggiato da numerosi - e spesso costosi - esami clinici per verificare patologie differenti. Al contrario, un´ipotesi di diagnosi di celiachia che partisse tempestivamente già dal medico di medicina generale o dallo specialista potrebbe ridurre sia l´impatto economico e sociale per il SSN sia il costo emotivo di pazienti che spesso soffrono a lungo prima di iniziare a migliorare adottando la dieta senza glutine."

    Per favorire un approccio di ascolto "tradizionale" al momento dell´anamnesi del paziente possono essere seguite poche linee guida, che possano aiutare i medici di medicina generale o gli specialisti a "sospettare" di una possibile celiachia e richiedere, oltre agli esami specifici per i sintomi in questione, anche il dosaggio degli anticorpi che marcano l´intolleranza.


    SINTOMI EXTRAINTESTINALI SPECIALISTA DI RIFERIMENTO
    Poliabortività ginecologo
    riduzione della fertilità ginecologo
    epilessia neurologo
    artriti e artralgie reumatologo
    alterazioni dello smalto dentario odontoiatra
    ipertransaminasemia gastroenterologo
    cefalea neurologo
    epilessia endocrinologo
    astenia internista
    anemia ematologo, internista, gastroenterologo
    alopecia dermatologo
    dermatite erpetiforme dermatologo
    malattie autoimmuni internista
    malattia di Down pediatra


    Inoltre, la necessità di mantenere costante l´attenzione ai sintomi della celiachia non è legata ad un intervallo d´età. I risultati di uno studio americano condotto sui sieri presi nel 1974 e successivamente nel 1989 sullo stesso campione di abitanti del Maryland hanno provato infatti che negli ultimi 30 anni la prevalenza della celiachia è più che raddoppiata e che lo sviluppo dell´intolleranza può avvenire anche in tarda età. "Non esiste un´età in cui si può escludere che, nei soggetti predisposti geneticamente, non possa manifestarsi l´intolleranza al glutine. Nel campione americano da noi indagato, ad esempio, erano presenti individui che negli anni ‘70 avevano oltre 40 anni e che dopo 15 anni sono risultati celiaci - ha dichiarato il Professor Carlo Catassi dell´Università Politecnica delle Marche di Ancona, coautore dello studio, in pubblicazione nei prossimi mesi e membro del comitato scientifico di Dr Schär - A meno che non si escluda la possibilità con uno screening genetico, la negatività del test non elimina la possibilità di un esito positivo dopo qualche anno."

    LA CELIACHIA
    La celiachia è un´enteropatia permanente al glutine che determina una reazione immunitaria a livello dell´intestino, con conseguente infiammazione cronica e atrofia dei villi intestinali. Nel bambino i sintomi più comuni sono rappresentati da diarrea e arresto della crescita, mentre nell´adulto la malattia si può presentare sia con sintomi gastrointestinali quali la diarrea, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali ricorrenti sia con sintomi extraintestinali che non sempre possono fare pensare in prima ipotesi alla malattia, come bassa statura, anemia da carenza di ferro, rachitismo, osteoporosi, ritardo puberale, stipsi, idiopatica, sindromi emorragiche, alopecia, astenia, cefalea. L´incidenza del problema è in aumento, con 5.000 nuove diagnosi ogni anno.
    A oggi, l´unica terapia efficace è una dieta assolutamente priva di glutine: non solo pertanto, alimenti a base di farina, come pane e dolci, ma anche cibi che nella loro fabbricazione e confezionamento possono essere stati contaminati da piccole quantità di glutine.

    L´AZIENDA
    Dr Schär, con i cinque marchi Schär, ds, Glutafin da oltre 25 anni offre esperienza e qualità nella produzione di alimenti senza glutine. L´impegno dell´azienda è permettere a tutti coloro che devono seguire una dieta senza glutine di non rinunciare al nutrimento e al gusto. Per questo la filosofia aziendale di Dr Schär è quella di ampliare costantemente il proprio ventaglio di offerta, dagli alimenti secchi a quelli surgelati, in modo da proporre soluzioni alimentari sempre più varie e gustose.
    Dr Schär da sempre mostra un´attenzione particolare per i consumatori più piccoli, con una linea di prodotti dedicata, e con un sito costruito per loro, www.123milly.com/it. Dal 1999, Dr Schär ha inoltre sviluppato un servizio di consulenza e informazione completamente dedicato agli specialisti: si tratta di Professional, un team costituito da esperti nutrizionisti che si mette a disposizione per consentire ai medici di offrire la migliore assistenza al paziente. Professional è lo strumento per ottenere informazioni sulla celiachia, sull´alimentazione senza glutine, sulle pubblicazioni scientifiche di settore e sulle principali manifestazioni di rilievo del settore. Professional è presente anche come portale, con la piattaforma internazionale "Celiac Disease Resource Center" - www.coeliaccentre.org/it - a cui gli esperti potranno registrarsi ed accedere gratuitamente ai materiali utili per la loro pratica diagnostica e terapeutica.

    Edited by patroclotest - 6/9/2010, 15:30
     
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    L'Associazione italiana celiachia: la celiachia non può stroncare un ragazzo


    ROMA - "La celiachia è un’intolleranza alimentare su base autoimmune che non riconosce nella sua genesi meccanismi allergici. In quanto tale, l’introduzione di glutine nel celiaco, anche già a dieta da tempo, oltre alla riattivazione della celiachia, può causare una sintomatologia acuta caratterizzata da dolori addominali, diarrea, nausea e vomito, ma non determina eventi drammatici che possono essere responsabili del decesso". E’ quanto afferma in una nota Umberto Volta, presidente del Comitato scientifico dell’Associazione italiana celiachia (Aic), a seguito della notizia della morte di un ragazzo affetto da celiachia e poliallergia, avvenuta a San Giovanni Rotondo (Foggia) in seguito a verosimile shock anafilattico.

    In attesa che la magistratura chiarisca con esattezza le cause del decesso - sottolinea l’associazione in una nota - l’Aic sente il dovere di fare alcune precisazioni sul piano scientifico, al fine di chiarire alcuni aspetti che, da quanto riportato da stampa e televisione, potrebbero generare un immotivato allarmismo nella popolazione dei celiaci e nelle loro famiglie.

    L'Aic precisa dunque che sono le allergie a scatenare, anche in presenza di quantità minime della sostanza allergizzante, una reazione gravissima che sfocia nello shock anafilattico con edema della glottide, spesso fatale, nonostante l’attivazione di manovre rianimatorie. Nel caso in questione, il giovane celiaco era affetto da poliallergia e la verosimile riesposizione a una delle sostanze verso cui era allergico ha innescato i meccanismi irreversibili dello shock anafilattico.

    ESPERTI: IMPORTANTE VERIFICARE L’ASSOCIAZIONE FRA CELIACHIA E ALLERGIE
    "Com'è noto - prosegue Volta - la malattia celiaca presenta una stretta associazione con numerose altre condizioni patologiche. La possibile associazione con allergie da inalanti e alimenti è stata descritta in letteratura. Anche se tale associazione non è statisticamente significativa, dal momento che sia la celiachia che le allergie sono condizioni estremamente frequenti nella popolazione generale, la percentuale di celiaci che soffre di poliallergia non è affatto trascurabile. Proprio da questo tragico evento gli addetti ai lavori devono trarre l’insegnamento di indagare, quando opportuno, la presenza di patologia allergica concomitante con la celiachia".

    La presidente dell’Aic, Elisabetta Tosi, ricorda un altro analogo episodio, quello della bambina celiaca deceduta in Sardegna nel luglio 2008, anche in quell’occasione dopo avere mangiato un gelato. Ebbene, anche allora la celiachia si associava a una patologia allergica rappresentata dall’asma bronchiale.

    "Desideriamo ribadire che - dice Tosi - sebbene nei pazienti con celiachia debba sempre essere presa in esame la possibile associazione con patologie allergiche, la celiachia in quanto tale non può portare a eventi drammatici quali il decesso. L'Aic ha tra i suoi principi fondanti e ispiratori della sua trentennale attività la rimozione degli ostacoli quotidiani alla vita alla del celiaco, così come la diffusione del messaggio che il celiaco, a dieta senza glutine, può condurre una vita del tutto simile a quella della popolazione generale. Oggi possiamo affermare che una corretta informazione sulla celiachia, il diritto al pasto senza glutine in scuole e ospedali e la diffusione della cultura della dieta senza glutine rendono più concreto questo obiettivo. Per questo è indispensabile che l’informazione diffusa dai mezzi di comunicazione sia corretta e non inutilmente allarmistica"
     
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