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DOTT. CARLO RENE' GIRARDELLI
DERMATOLOGO IDI CONOSCITORE DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI
1^ DIVISIONE DERMATPOLOGICA
VASCULITI CUTANEE
ORTICARIE CRONICHE
MALATTIE BOLLOSE AUTOIMMUNI
ETC
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Edited by alfonso1953 - 17/8/2009, 21:49. -
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INCONTRO MEDICI - PAZIENTI
Dott. Carlo René Girardelli
Dermatologo – Istituto Dermopatico dell’Immacolata - Roma
LA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA NEL LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO
La Medicina Clinica o Curativa si occupa della diagnosi e cura delle malattie in atto. Accanto a questa branca della scienza medica si è sviluppata anche la Medicina Preventiva che si occupa invece delle cause delle patologie, di rischio potenziale o reale di sviluppo delle stesse e tende a mettere in atto strumenti per neutralizzare l’evento patologico.
E’ in questo scenario che si sviluppa il tema della Prevenzione in Sanità che parte dal concetto fondamentale che la Salute è un bene essenziale e che è diritto-dovere del singolo e della società di difendere la vita, la salute e la integrità fisica e di relazione sociale di ogni individuo.
Le conoscenze scientifiche attuali nei confronti del LES ci permettono una strategia di cura migliore rispetto al passato; ma soprattutto di formulare nuove possibilità di Prevenzione Primaria ( individuazione di fattori di rischio) e di Prevenzione Secondaria (diagnosi precoce).
La causa del perché il Lupus si manifesti è a tutt’oggi sconosciuta, ma esistono conoscenze consolidate riguardo la patogenesi autoimmunitaria, i soggetti a rischio, i fattori genetici, ormonali, farmacologici ed immunologici ed i possibili condizionamenti ambientali.
Ciò non significa che la scienza sia già in grado di valutare un rischio totale, dato dalla risultanza delle singole variabili, per oggettivare nel singolo individuo quanto sia il rischio globale di sviluppare la malattia. Ma è possibile, per categorie di persone, stimare correlazioni di gravità, rischi in gravidanza e differenti risposte terapeutiche.
La diagnosi precoce è il caposaldo che ci permette di affermare che il Lupus non è più la temibile malattia degli anni passati e che in termini di mortalità e morbosità, essa non si discosti da quanto avviene per altre patologie croniche.
I segni ed i sintomi più affidabili della malattia, test di laboratorio più sensibili e specifici ci permettono di individuare forme sempre più iniziali e quindi di ottenere risposte terapeutiche più pronte e limitare i danni dovuti a terapie aggressive, necessarie in forme più tardivamente diagnosticate.
L’ attuazione del programma di Prevenzione prevede un piano di formazione, l’istituzione di una rete di collegamento tra territorio e strutture, risorse economiche adeguate e sostegno motivazionale individuale e collettivo.
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Edited by patroclotest - 25/9/2010, 12:35.